San Benedetto, Riviera non pronta per la nuova pista ciclopedonale

I politici di Marche e Abruzzo riuniti per la realizzazione della pista ciclopedonale
SAN BENEDETTO - Il passaggio ciclopedonale che unirà San Benedetto a Martinsicuro e che scavalcherà il fiume Tronto dovrebbe finalmente diventare realtà....

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SAN BENEDETTO - Il passaggio ciclopedonale che unirà San Benedetto a Martinsicuro e che scavalcherà il fiume Tronto dovrebbe finalmente diventare realtà. La Riviera, però, non è pronta perché la presenza dello svincolo di collegamento tra le due città, che rappresenta l'unico punto di passaggio per attraversare il confine regionale, non è assolutamente adatto ad ospitare ciclisti e pedoni che, ad oggi, non hanno alcuna possibilità di raggiungere l'area dove sorgerebbe il ponte. 

La città sta dunque studiando una serie di ipotesi di percorsi ciclopedonali che dovranno consentire alle bici e alle persone a piedi, di poter arrivare fino al ponte in sicurezza. La scelta sarebbe tra due soluzioni. La prima è quella di sfruttare il passaggio della vecchia Statale 16, vale a dire la creazione di una strada trasversale alla rotatoria di via Pasubio che passi a ridosso degli stabilimenti della Central Frigor e risalga oltre lo svincolo consentendo anche a chi non è motorizzato, di arrivare agevolmente al ponte. La seconda ipotesi, più suggestiva ma anche più complicata, consentirebbe il passaggio della pista attraverso la Sentina. Un progetto che prevede la creazione di un piccolo sistema di piste ciclabili che interesserebbero l'area di via del Cacciatore, di via dell'Airone e di piazza Setti Carraro consentendo così al percorso di raggiungere sia il nuovo ponte, attraverso il passaggio sulla Sentina, che la Statale 16, grazie al sottopassaggio che si trova a ridosso della scuola Cappella e che unisce la zona che si trova alle porte della riserva naturale con la Statale 16. 
Due ipotesi sulle quali occorrerà fare una scelta in vista della realizzazione della nuova struttura che, stando agli incontri tra i vertici regionali abruzzesi e marchigiani, dovrebbe costare 2,2 milioni di euro.  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico