SAN BENEDETTO - Come è sceso dall’auto si è ritrovato un coltello puntato alla gola. È stata una serata di terrore quella vissuta, lunedì,...
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«Come ho aperto la portiera – spiega – sono stato spinto dentro da un uomo con il volto travisato che mi ha puntato un coltello alla gola». Sono stati momenti di autentica paura: «Cercavo di alzarmi per parlare con lui e capire cosa volesse ma lui continuava a spingermi dentro – racconta il prete -. Mi ha preso il borsello quindi mi ha sbottonato la camicia strappandomi via la catenina d’oro». Nel borsello c’erano soltanto un mazzo di chiavi ed il telefono cellulare del sacerdote. Il rapinatore parlava italiano: «Mi sembrava uno della zona – afferma don Luciano – di certo non era uno straniero. Quando è fuggito via l’ho visto imboccare via Veneto. Ho provato ad andargli dietro e ad urlare che mi avevano appena rapinato ma non mi ha sentito nessuno». Il sacerdote ha subito chiamato i soccorsi. Sul posto è andata, poco dopo, una volante della Polizia di Stato che ha raccolto la testimonianza dell’uomo. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico