San Benedetto, ritardi e nomi cancellati nella delibera desecretata. Il sindaco contro l'operato del vice-segretario

I lavori al manto erboso dello stadio
SAN BENEDETTO - La maggioranza non ci sta. La relazione desecretata, con tanto di censura dei nomi delle persone coinvolte nei lavori alla stadio, non è affatto piaciuta...

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SAN BENEDETTO - La maggioranza non ci sta. La relazione desecretata, con tanto di censura dei nomi delle persone coinvolte nei lavori alla stadio, non è affatto piaciuta all’amministrazione comunale che ora chiederà dei pareri legali su quanto attuato dal vice segretario Tonino Rosati il quale ha oscurato tutti i nominativi. 

 

 

«Riteniamo – affermano il sindaco Antonio Spazzafumo e il presidente del consiglio comunale Eldo Fanini - che il ritardo registrato e le cancellazioni apportate al documento pubblicato snaturino il senso della delibera e dunque siano in contrasto con la volontà chiaramente espressa dal massimo organo dell’ente. E’ quindi nostra intenzione attivare tutte le procedure di controllo consentite dalla legge per verificare se l’operato del vice segretario generale, Tonino Rosati, incaricato di dare esecuzione alla delibera, si sia svolto nel rispetto delle norme e dei doveri a cui è tenuto ad adempiere. A tale proposito, abbiamo chiesto al dottor Rosati di esporre le motivazioni che lo hanno condotto a compiere la scelta di mutilare il documento pubblicato in albo pretorio». Parole che arrivano dopo la riunione dei capigruppo svoltasi martedì sera, nello stesso giorno in cui la relazione stadio, desecretata dal consiglio comunale dietro mozione del consigliere Luciana Barlocci, è stata pubblicata dal vice segretario Rosati ma oscurando i nomi. Un fatto che ha mandato su tutte le furie la maggioranza e sempre il sindaco e il presidente spiegano: «Nella seduta dello scorso 12 febbraio, il consiglio comunale, massimo organo di rappresentanza dei cittadini aveva manifestato la chiara e inequivocabile volontà di rendere pubblica la relazione. Alla volontà espressa con la delibera, immediatamente esecutiva, non è stata data però subito esecuzione e, al momento della pubblicazione, la reazione è stata mutilata dei nominativi dei pubblici funzionari che hanno deposto dinanzi alla commissione». Parole che fanno comprendere tutta la rabbia della maggioranza, la quale si è vista desecretare a metà un documento. A questo punto l’operazione sarà sottoposta al vaglio del legale de Comune avvocato Marina Di Concetto chiamata a esprimersi sull’iter affrontato dal vice segretario e soprattutto sulla necessità di oscurare i nomi. 
 


La coalizione di Spazzafumo non ha tralasciato di replicare al centrodestra, che aveva invitato il consigliere Barlocci a rendere pubblici i nomi nonostante la secretazione. «Infine- terminano Spazzafumo e Fanini - ci preme ricordare ai consiglieri d’opposizione, in particolare a coloro che erano al governo della città, che né questo consiglio comunale, né la comunità di cui è rappresentante hanno dimenticato la loro responsabilità nella secretazione di questi documenti e che nessun polverone riuscirà a nascondere quanto hanno fatto e poi tentato di nascondere sotto al tappeto, né si riuscirà in alcun modo a ridurre il peso della responsabilità politica che il centrodestra ha in questa vicenda». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico