Fototrappole per scovare i furbetti dell’immondizia, abbandonati anche sacchi di munizioni

Una delle foto scattate dalla trappola
SAN BENEDETTO - Picenambiente dichiara guerra ai furbetti dei rifiuti. O meglio, a chi continua a conferire soprattutto materiale indifferenziato lasciandolo su quelle che possono...

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SAN BENEDETTO - Picenambiente dichiara guerra ai furbetti dei rifiuti. O meglio, a chi continua a conferire soprattutto materiale indifferenziato lasciandolo su quelle che possono essere definite zone franche. Lo sta facendo attraverso gli ispettori ambientali, che hanno il compito di effettuare i controlli proprio sui rifiuti che vengono abbandonati in aree diverse da quelle adibite al conferimento dei rifiuti, e lo sta facendo attraverso l’utilizzo delle fototrappole installate nella zona più soggetto a questo genere di pessima pratica.

 

Il metodo


E’ il caso, ad esempio, dell’area dell’ex tirassegno, in via Volta, che rappresenta uno dei punti più problematici e dove, proprio nelle scorse settimane, gli occhi elettronici posizionati nell’area (con tanto di cartelli che ne segnalano la presenza) hanno “pizzicato” un uomo disfarsi di alcune sedie e oggetti da arredamento scaricandoli semplicemente a bordo strada, ad ovest dell’area utilizzata, in estate, come parcheggio.

Ma è linea dura anche sul fronte del centro sambenedettese, in particolar modo nelle zone delle isole ecologiche come quella di via Mazzocchi dove a lavorare sono gli ispettori ambientali, vale a dire delle figure che hanno il compito di vigilare, controllare e accertare le violazioni delle norme sul corretto conferimento dei rifiuti e sul rispetto della raccolta differenziata che troppo spesso viene effettuata male. In qualche caso si è anche evitato il peggio come accaduto alcune settimane fa a Grottammare dove era stato ritrovato tra l’immondizia un sacco pieno di munizioni da caccia che qualcuno aveva gettato come un normale rifiuto domestico in mezzo ad altri sacchetti della raccolta indifferenziata. Il ritrovamento è avvenuto nel corso del giro settimanale di ritiro dell’immondizia nelle zone periferiche della città. Le attività di controllo, in tal senso, saranno intensificate così come sarà incentivata la corretta applicazione della differenziata anche grazie ai fondi intercettati dall’Ato. Si parla di circa quindici milioni di euro di finanziamento Pnrr arrivati sul territorio proprio per questo tipo di politiche ambientali. 

 


Fondi che serviranno anche a portare a compimento la transizione alla cosiddetta “tariffazione puntuale”, la quantificazione della Tari che i cittadini pagheranno in base alle modalità di conferimento dei rifiuti.
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Corriere Adriatico