SAN BENEDETTO - Il fermo biologico, come era nell'aria ormai da giorni, partirà il 16 agosto e terminerà il 27 settembre. Il decreto pubblicato ieri dal ministero,...
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La novità, per quanto riguarda la pesca, è invece un'altra: il ministero nello stesso documento, ha infatti vietato l'attività di pesca nella Fossa di Pomo, un'area dell'Adriatico che si trova in acque internazionali.
Il tutto per la durata di due lunghi anni, dal 25 luglio 2015 fino al 2017. E i marittimi di San Benedetto vanno ora su tutte le furie.
"E' una decisione - spiega il delegato Federpesca Pietro Ricci - presa per onorare i finanziamenti europei relativamente alla istituzione delle Zone di Tutela Biologica ma che, di fatto, rappresenta un provvedimento inutile e deleterio per la pesca italiana visto che il Governo ci impedisce di pescare in una zona in cui invece possono tranquillamente pescare tutte le altre marineria, croati, albanesi e via discorrendo”.
Un vero e proprio paradosso se si pensa che il provvedimento adottato dovrebbe servire a tutelare prima di tutto la risorsa ittica.
"In questo modo invece non si fa altro che favorire l'economia della pesca di altre nazioni e penalizzare ulteriormente la nostra”.
Alcuni rappresentanti della marineria sambenedettese parteciperanno a Termoli ad un vertice dei pescatori dell'Adriatico nel corso del quale verrà affrontata questa novità. Tra i moli, intanto, si continuano ad aspettare gli emolumenti del fermo biologico dello scorso anno. Ad oggi, infatti, non sono arrivati né i soldi per gli imbarcati né quelli per gli armatori. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico