Anziani con la terza dose multati dall'Agenzia delle Entrate: erano stati scambiati per no-vax

Anziani con la terza dose multati dall'Agenzia delle Entrate: erano stati scambiati per no-vax
SAN BENEDETTO  - Anziani con tre dosi di vaccino multati come qualsiasi no-vax. È quanto starebbe accadendo in questi giorni viste le numerose segnalazioni che vengono...

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SAN BENEDETTO  - Anziani con tre dosi di vaccino multati come qualsiasi no-vax. È quanto starebbe accadendo in questi giorni viste le numerose segnalazioni che vengono riportate e denunciate dal Comitato Salviamo il Madonna del Soccorso.

 

«Un’ondata di multe a raffica per inottemperanza all’obbligo vaccinale da parte dell’Agenzia delle Entrate su indicazione dell’AV5 - afferma Rosaria Falco del Comitato - multe per lo più infondate, gente anche anziana con tripla dose, dunque iscritta nel registro dei vaccinati in possesso di AV5, sbattuti da un ufficio all’altro tra via Manara sede del Madonna del Soccorso, fino al poliambulatorio di via Romagna, passando per il centro di prevenzione in piazza Nardone. Costretti a trovare un modo per fare lo Spid, dover affrontare file alla posta, ore ed ore di perdita di tempo, per poter accedere all’area personale della Agenzia delle Entrate, chiamati a creare una casella pec o a delegare qualcuno per inviare la documentazione comprovante l’infondatezza della contestazione. Poi mail all’Asur Marche, all’Area Vasta 5, al protocollo».

Una situazione kafkiana quella che racconta l’ex consigliere Falco e che denuncia attraverso il Comitato Salviamo il Madonna del Soccorso visto che sarebbero in tanti a essere vittime di questi errori. Persone regolarmente vaccinate che si ritrovano destinatari di multe e da qui un labirinto di uffici e di pratiche da assolvere per vedersi sollevati da queste ammende, tanto che qualcuno addirittura sceglie la strada del pagamento della multa per poter chiudere subito la questione. Non sono mancate ammende anche a persone decedute da decenni.

«Una confusione – prosegue Falco - ed una approssimazione indecenti. Esiste l’elenco vaccinale, ma invece di controllare, l’Agenzia delle Entrate ha mandato multe in massa a tutti gli ultracinquantenni (anche deceduti da un bel pezzo) a casaccio, vessando ingiustamente gente già provata e rispettosa delle regole, che scoraggiata spesso decide, per non perdere tempo, di pagare quelle 100 euro anche se ingiustamente. Mi chiedo: non si prova alcuna vergogna? Che modo di operare è? Quale rispetto per i cittadini-utenti e per la loro dignità? Spero arrivino una marea di denunce e di richieste di risarcimento. Una fatto indegno che va denunciato e i responsabili vanno puniti».

 

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Corriere Adriatico