SAN BENEDETTO - L’ombra del caporalato anche sulla Riviera. I militari della Guardia di finanza hanno acceso i fari su una situazione che, numeri alla mano, sembra simile a...
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Otto erano i lavoratori in nero individuati dalle Fiamme Gialle della compagnia di San Benedetto nel corso dell’operazione. Sette sono indiani, l’ottavo è italiano. I militari sono arrivati a loro, riuscendo poi a ricostruire tutta l’organizzazione, anche attraverso il pedinamento di un pulmino che serviva a prelevarli e ad accompagnarli, alle prime luci dell’alba, al lavoro nei campi. Lavoro che arrivava a durare anche undici ore nell’arco della stessa giornata. A guidare il pulmino che quotidianamente raccoglieva e trasportava quel piccolo gruppo di lavoratori era un pakistano, un 44enne che viene considerato dalle Fiamme Gialle il “Caporale” della situazione, vale a dire l’uomo che aveva l’incarico di reclutare e gestire i braccianti. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico