Braccianti agricoli per tre euro all'ora: blitz della Finanza contro il caporalato

San Benedetto, braccianti agricoli per tre euro all'ora: blitz della Finanza contro il caporalato
SAN BENEDETTO - L’ombra del caporalato anche sulla Riviera. I militari della Guardia di finanza hanno acceso i fari su una situazione che, numeri alla mano, sembra simile a...

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SAN BENEDETTO - L’ombra del caporalato anche sulla Riviera. I militari della Guardia di finanza hanno acceso i fari su una situazione che, numeri alla mano, sembra simile a quelle che si registrano nei campi del Sud Italia con braccianti sfruttati e sottopagati. L’inchiesta si è concentrata sul Piceno, sul Fermano e sul Maceratese. Si parla di stipendi da fame per i numerosi braccianti, tutti indiani, che venivano pagati 3,30 l’ora. Il 60% in meno del minimo sindacale e tutto fa capo ad un’azienda che fa base nel territorio sambenedettese e che, da oggi, sarà portata avanti da un amministratore giudiziario che affiancherà il titolare. Quattro i denunciati: tre considerati i titolari dell’azienda mentre il quarto è un pakistano che reclutava i braccianti. 


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Otto erano i lavoratori in nero individuati dalle Fiamme Gialle della compagnia di San Benedetto nel corso dell’operazione. Sette sono indiani, l’ottavo è italiano. I militari sono arrivati a loro, riuscendo poi a ricostruire tutta l’organizzazione, anche attraverso il pedinamento di un pulmino che serviva a prelevarli e ad accompagnarli, alle prime luci dell’alba, al lavoro nei campi. Lavoro che arrivava a durare anche undici ore nell’arco della stessa giornata. A guidare il pulmino che quotidianamente raccoglieva e trasportava quel piccolo gruppo di lavoratori era un pakistano, un 44enne che viene considerato dalle Fiamme Gialle il “Caporale” della situazione, vale a dire l’uomo che aveva l’incarico di reclutare e gestire i braccianti.  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico