Cupra Marittima, madri maltrattate nella casa della Cera di Cupra

Villa Ciccarelli
CUPRA MARITTIMA - La generosità come stigma di famiglia. Non dimenticano la propria origine gli eredi della famiglia Ciccarelli che continuano a riservare...

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CUPRA MARITTIMA - La generosità come stigma di famiglia. Non dimenticano la propria origine gli eredi della famiglia Ciccarelli che continuano a riservare all’originaria Cupra Marittima i progetti di solidarietà. Accade infatti, che la villa del fondatore della Pasta del Capitano e Cera di Cupra, in via Roma, presto diventerà un centro di accoglienza per persone in difficoltà e donne maltrattate che verrà realizzato in collaborazione con la Comunità di Capodarco di don Vinicio Albanesi.L’idea ha preso forma nei mesi successivi la morte di Maddalena Pasetti, sorella dell’Ad della Ciccarelli, Marco Pasetti, recentemente scomparsa. «Era la casa di mio nonno Clemente - racconta l’industriale - “il Capitano”. Da sempre abitata dai Ciccarelli e poi dai Pasetti, è il luogo dove ho trascorso anche tutte le mie vacanze estive da ragazzo e negli anni successivi. Ci abitava mia sorella purtroppo venuta a mancare l’anno scorso. In eredità è endata ai suoi figli e d’accordo con mia nipote Giulia, abbiamo pensato di destinarla a uno scopo sociale». I dettagli, ovviamente, saranno gestiti direttamente dalla Comunità di Capodarco alla quale l’immobile è stato dato in comodato d’uso. Ci saranno circa 6-7 camere da letto che potranno ospitare persone in difficoltà, specialmente donne maltrattate che per difendersi sono costrette a trovare un alloggio, magari anche per i propri figli piccoli. L’iniziativa si inserisce perfettamente nello spirito di una famiglia che «ha sempre fatto del benessere e del sollievo la propria filosofia» conviene l’amministratore delegato. Nel 2014, proprio per testimoniare il debito di riconoscenza per quanto fatto da Nico Ciccarelli e dai suoi eredi, l’isitituto commerciale gli è stato intitolato perché come disse il sindaco D’Annibali «è un esempio per gli studenti: fu un ottimo comunicatore in ambito commerciale». 
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Corriere Adriatico