Vaccinazioni in altri 5 centri del Piceno con i medici di famiglia, l'obiettivo è superare le attuali 400 iniezioni al giorno

Altri cinque centri di vaccinazione nel Piceno
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ASCOLI - Da oggi a mezzogiorno sarà possibile prenotare la vaccinazione per coloro di età compresa tra i 70 e 79 anni. Tre le modalità in cui sarà possibile farlo: telematicamente attraverso il sito (cllica qui) o chiamando il numero verde (800009966) oppure attraverso uno degli sportelli Postamat abilitati e presenti sul territorio.

Dunque, inizia una nuova fase del piano vaccinale e nell’Area vasta 5 si stanno valutando altre soluzioni per cercare di raddoppiare il numero delle somministrazioni rispetto alle circa 400, tra prime dosi e richiami, che vengono effettuate quotidianamente. 

 
Le inoculazioni
Per quanto riguarda l’inoculazione nei soggetti fragili affetti da particolari malattie, come ad esempio i malati oncologici, i dializzati, gli affetti da fibrosi cistica ed altre patologie che sono in cura nell’Asur Marche, verranno chiamati direttamente dalle strutture in cui vengono già seguiti mentre per coloro che sono in cura in strutture fuori dal territorio regionale sarà possibile prenotarsi attraverso i canali tradizionali e riceveranno la loro dose in uno dei punti vaccinali delle Marche. Un accordo tra le Regioni, infatti, prevede la possibilità vaccinarsi nel luogo in cui è momentaneamente domiciliato anche se proveniente da altre parti d’Italia. Ma per dare maggiore impulso e premere sull’acceleratore delle vaccinazioni si sta pensando di aumentare i punti vaccinali sul territorio provinciale in modo da offrire soluzioni logisticamente più agevoli per chi può raggiungere i luoghi dove poter ricevere il siero. Non più solo due, quello di Ascoli alla palestra di Monticelli e quello allestito al Palasport di San Benedetto, ma anche negli ambulatori e nelle strutture sanitarie dell’Asur presenti nell’entroterra montano e lungo la Vallata del Tronto.

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I centri vaccinali
L’intenzione è quella di metterle a disposizione dei medici di base che potranno utilizzare le suddette strutture per vaccinare i loro pazienti che sono in grado di raggiungere i punti vaccinali. Ma questo presuppone un accordo tra i medici di medicina generale e anche quelli di continuità assistenziale, ovvero le guardie mediche, in maniera tale da poter organizzare una sorta di turnazione e mettere a disposizione un punto di somministrazione più vicino e sicuramente più facile da poter raggiungere. Tra le strutture che sono state individuate c’è il poliambulatorio di Comunanza sul quale convergerebbero i comuni limitrofi, e le strutture di Acquasanta, Offida, Castel di Lama e Pagliare che verrebbero strutturate in maniera tale da poter somministrare i vaccini. Medici di base che, inoltre, ora hanno anche la possibilità di poter vaccinare a domicilio i propri pazienti che essendo nell’impossibilità di raggiungere i centri oppure che hanno l’assistenza domiciliare ma per qualche motivo non sono riusciti a prenotarsi secondo le modalità indicate fino ad ora. I prossimi giorni saranno decisivi per sciogliere questi nodi da cui poi deriverà la pianificazione della campagna vaccinale per le prossime settimane. Le forniture di fiale a disposizione dell’Area vasta 5 sono tornate a pieno regime e, pertanto, non ci saranno problemi legati alla disponibilità delle dosi, sia per quanto riguarda la prima inoculazione che per i richiami.


I contagi


Nel frattempo nelle ultime 24 ore nella provincia Ascoli sono stati 45 i nuovi casi di positività al coronavirus mentre cala leggermente la pressione sugli ospedali del Piceno dove i ricoverati nei reparti di terapia intensiva, semi intensiva, di degenza Covid e al pronto soccorso, al momento, sono 110. Un decesso per il virus: una 71enne di Grottammare. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico