Ascoli, furbetti del sisma nei guai dovranno restituire 15 mila euro

Il Comune di Ascoli
ASCOLI - Partono i decreti ingiuntivi (per questa prima tranche sono 17) per quelle famiglie finite tra i presunti “furbetti” per i contributi di autonoma sistemazione...

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ASCOLI - Partono i decreti ingiuntivi (per questa prima tranche sono 17) per quelle famiglie finite tra i presunti “furbetti” per i contributi di autonoma sistemazione post terremoto che, di fronte alla richiesta dell’Arengo di restituire i soldi percepiti, sono rimaste nel più assoluto silenzio. Dopo la revoca dei contributi, meglio noti come Cas, seguita a riscontrate anomalie per le quali si sono considerate queste persone non aventi diritto al contributo, ormai circa un anno fa, l’Amministrazione comunale aveva fatto seguire una lettera con la quale era stata richiesta ufficialmente la restituzione delle somme incassate. Se qualcuno aveva risposto al Comune dichiarandosi in buona fede e restituendo, magari attraverso una rateizzazione, i soldi percepiti come contributi per l’autonoma sistemazione, così come qualcun altro aveva ritenuto opportuno opporsi alla revoca del Cas da parte dell’Arengo, tanti altri sono rimasti nel silenzio e non hanno fornito alcun riscontro al Comune. E’ a questo punto che gli uffici preposti dell’ente, passati ormai alcuni mesi dalle lettere, hanno deciso di procedere con i decreti ingiuntivi, attraverso l’ufficiale giudiziario, per recuperare quei soldi che, secondo la linea intrapresa, sarebbero stati percepiti indebitamente. E si tratterebbe, comunque, di somme in qualche caso superiori ai 10-15 mila euro, trattandosi di contributi percepiti per diversi mesi. Questo sulla base di controlli effettuati dall’Amministrazione comunale, attraverso la polizia municipale e riscontri incrociati, secondo cui le famiglie finite nel mirino avrebbero approfittato della situazione per incassare i contributi senza averne diritto. Magari perché rimaste a dormire nella casa inagibile o per situazioni non corrispondenti a quanto dichiarato al momento della richiesta del Cas.
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Corriere Adriatico