ASCOLI - Dehors sì o dehors no? Dehors per tutti in tutte le zone o solo per qualcuno e solo in alcune zone? La Soprintendenza che intenzioni ha? Lasciati alle spalle il...
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E per tutti quelli che sono rimasti in attesa di un segnale, positivo o negativo che sia, riguardo la possibilità di insediare dehors leggeri, aperti, rimovibili e quant'altro, cresce l'amarezza a fronte di molte altre strutture che, in realtà, sono già visibili, attive ed operanti. A restare penalizzati e "scottati" da quanto avvenuto in passato, con il famoso caso delle strutture troppo ingombranti, pesanti e non immediatamente rimovibili (che approdò persino in Tribunale, con tanto di sequestri), sarebbero ad esempio le attività in piazza Arringo, che si ritrovano a non poter utilizzare alcun tipo di arredo che possa perlomeno limitare e attenuare le rigide temperature invernali. Insomma, in mancanza di punti fermi, si starebbe rischiando di creare frizioni tra i vari esercizi del centro storico, considerando che in certe zone alcune infrastrutture così come utilizzate negli anni scorsi sarebbero presenti, mentre in altre zone o per altre attività, ciò non sarebbe, di fatto, possibile.
In realtà, a lasciare il centro cittadino in questa situazione di incertezza, sarebbe proprio la mancanza di risposte emerse dal confronto tra l'Arengo e la Soprintendenza, con il primo a richiedere un parere temporaneo già per il periodo natalizio e la seconda a non esprimersi per proiettarsi, invece, verso una regolamentazione definitiva per poi non doverci rimettere più mano.
Una situazione che, dunque, ora sembra sfociare in questo malumore tra alcuni operatori non autorizzati rispetto ad altri che, invece, utilizzano strutture di copertura.
A questo punto, sembra sempre più necessario, per evitare polemiche, chiarire la situazione quanto prima accelerando i tempi e varando prima possibile l'annunciato regolamento definitivo per l'occupazione suolo pubblico (quindi con le nuove, precise regole da rispettare) e, nel frattempo, fornendo risposte (negative o positive che siano) a chi aveva richiesto le autorizzazioni. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico