Ascoli, scoperto a copiare all'esame Il liceale ora valuta il ricorso al Tar

Il liceo scientifico Orsini
ASCOLI - Lo studente del liceo scientifico Orsini, accusato di avere copiato tramite un messaggio su Whatsapp inviato sembrerebbe da un’utenza cellulare riconducibile ad un...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
ASCOLI - Lo studente del liceo scientifico Orsini, accusato di avere copiato tramite un messaggio su Whatsapp inviato sembrerebbe da un’utenza cellulare riconducibile ad un familiare ma non alla madre professoressa che insegna nello stesso istituto, sta valutando il ricorso al Tar dopo che la commissione d’esame, all’unanimità, ha deciso di escluderlo dall’esame di maturità senza fargli svolgere la terza prova scritta.

Il diciannovenne, durante la seconda prova, avrebbe tirato fuori dalla tasca il proprio telefono cellulare probabilmente per cercare la soluzione al problema di matematica. Occorre puntualizzare che si è trattato di una leggerezza dovuta probabilmente all’emozione perchè lo studente è stato ammesso agli esami con una media superiore al 7 e quindi non avrebbe avuto bisogno di aiuti esterni. Ma proprio al termine della prova, la presidente della commissione esterna, la professoressa Francesca Camaiani, lo ha richiamato, ha controllato cosa stesse facendo e ha deciso di ritirargli la prova dopo aver visto spuntare il telefono cellulare. Successivamente è stato avvertito l’ispettore ministeriale, il quale, valutata la situazione, ha deciso di annullare l’esame del ragazzo, che dunque è formalmente bocciato. Lunedì scorso lo studente si è presentato al liceo scientifico accompagnato dai genitori e dall’avvocato ma non gli è stato permesso di effettuare la terza prova scritta. Secondo le norme vigenti in materia di pubblici esami, qualora uno studente venga sorpreso con il telefono cellulare mentre svolge gli esami di maturità, è obbligatoria l’esclusione da tutte le prove di esame. Ma la vicenda non è finita qui. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico