Ascoli, ritardi e troppa burocrazia congelano cinquecento appartamenti

Ascoli, ritardi e troppa burocrazia congelano cinquecento appartamenti
ASCOLI - Oltre 500 appartamenti "congelati", in attesa di risposte, progetti e procedure. E l'Arengo, ora, nel nuovo piano degli obiettivi, detta i tempi per sbloccare case...

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ASCOLI - Oltre 500 appartamenti "congelati", in attesa di risposte, progetti e procedure. E l'Arengo, ora, nel nuovo piano degli obiettivi, detta i tempi per sbloccare case popolari o a prezzi agevolati già all'inizio del 2016 e riaprire il discorso del Piano casa. Tre le zone in attesa di nuove case: Monticelli con la duplice iniziativa di Erap e per Villa Rendina, per un totale di circa 330 alloggi, Pennile di Sotto con l'Erap e una cinquantina di appartamenti da completare e Monterocco, con circa 150 abitazioni. Situazioni già programmate e avviate, ma ora rimaste in "pausa" per problematiche sopravvenute di vario tipo, dai fallimenti delle imprese all'attesa di pareri o di progetti.




Adesso, dunque, l'Amministrazione comunale, con l'assessorato all'urbanistica e all'edilizia residenziale pubblica guidato da Luigi Lattanzi, sta cercando di arrivare ad attivare tutti i percorsi avviati già nei primi mesi del 2016, motivando la scelta di questo obiettivo con la grande carenza di alloggi a basso costo.



"Si tratta di situazioni che rientrano nell'ambito del Piano casa comunale - spiega Lattanzi, ora anche membro della commissione nazionale per l'edilizia residenziale- e che per diversi motivi hanno subìto dei rallentamenti. Per quel che riguarda la questione di Villa Rendina, l'iter va avanti per la realizzazione di circa 300 alloggi e stiamo aspettando la presentazione dei progetti da parte delle imprese. Per quel che riguarda, invece, lo sblocco del Contratto di quartiere di Monticelli, dopo la nostra proposta di rimodulazione siamo in attesa del parere del comitato tecnico paritetico necessario per sbloccare la pratica e, quindi, per consentire la realizzazione dei 27 alloggi popolari da parte dell'Erap. Considerando che il Comune, per completare il contratto di quartiere metterà a disposizione 800 mila euro".



Situazione nelle mani dell'Ente regionale per gli alloggi popolari, invece, per quel che riguarda il completamento di cinquanta alloggi, con ritardi dovuti, tra l'altro, anche al fatto che l'impresa che stava lavorando alla realizzazione degli appartamenti è fallita. Così come per il fallimento dell'impresa promotrice dell'accordo di programma per Monterocco, si è del tutto stoppata la realizzazione di circa 150 alloggi, anch'essi a prezzi agevolati.



E con essa si è bloccata anche la realizzazione delle connesse opere pubbliche che i costruttori avrebbero dovuto realizzare, come il parco su via Verdi, le aree verdi in zona "Shangai" e la pavimentazione di piazza San Serafino. Ma non è escluso che, per Monterocco, possano emergere soluzioni alternative con altri privati. Il Piano casa comunale, dunque, dovrebbe ripartire dal 2016. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico