Ascoli, spuntano affreschi di mille anni fa nella cripta del duomo

Il restauro degli affreschi
ASCOLI - Se l’obiettivo della cripta è nascondere, quella di Sant’Emidio, ubicata sotto alla cattedrale, ha svolto egregiamente il suo ruolo. La struttura...

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ASCOLI - Se l’obiettivo della cripta è nascondere, quella di Sant’Emidio, ubicata sotto alla cattedrale, ha svolto egregiamente il suo ruolo. La struttura è da inizio anno oggetto di un fine lavoro di recupero dell’antico ciclo pittorico che decorava le volte, reso possibile da un finanziamento di 400mila euro da parte della Fondazione Carisap ed eseguito dal restauratore Rino Altero Angelini, coadiuvato da Dario Di Flavio e Daniela Lenzi. A seguito dell’effettuazione di un sondaggio sul muro nella parte nord della cripta, il lato che guarda verso il battistero di San Giovanni, sono venuti alla luce dei nuovi affreschi raffiguranti una Madonna con Bambino che sormonta una “predella” con le immagini di alcuni santi tra cui si riconosce il patrono della città Sant’Emidio, un mirabile San Francesco, un Cristo flagellato ed altre immagini sacre. Inoltre, anche alcune colonne, anch’esse inizialmente nascoste dalla parete, sono finemente affrescate. Un piccolo museo. Se la cripta è databile intorno all’XI secolo, gli affreschi sarebbero di poco successivi, realizzati tra il XII ed il XIII secolo e coevi a quelli che ornano le volte. Inoltre, la cripta ha regalato una mirabile Pietà in terracotta di scuola tedesca, databile XIV secolo, che è tornata all’antico splendore dopo l’intervento dei restauratori.
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Corriere Adriatico