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I confini
Ma procediamo con ordine, passando in rassegna la recente spesa municipale.
Le segnalazioni
Sono anni che il problema viene evidenziato, a più livelli. Nell’aprile del 2021, era intervenuta la Guardia costiera. Un atto ufficiale, firmato dall’allora comandante Marco Mancini richiamava «il Comune di San Benedetto del Tronto, competente alla gestione del pubblico demanio marittimo ad uso turistico-ricreativo, su cui ricade il pennello» e, oltre ai cartelli di divieto, chiedeva «l’apposizione di ogni altro apprestamento fisico interdittivo ritenuto utile, a mare e a terra, per impedirne l’accesso». Raccomandazioni che non hanno mai trovato applicazione pratica. «D’estate - rimarca ancora Buttafoco - quegli scogli vengono spesso utilizzati per tuffarsi e la cosa è molto pericolosa. Certo, c’è un divieto di balneazione intorno al pennello. I nostri operatori ce la mettono tutta per farlo rispettare ma non è così facile». Anche perché, va detto, i baywatch non sono h24 sulla riva. «La mia esperienza - conclude il leader dei baywatch - mi fa fare una fosca previsione. Se non si assumeranno delle misure drastiche, prima o poi in quel punto succederà qualcosa di drammatico. Prego Dio di essere smentito, ma occorre che chi di dovere intervenga, magari erigendo delle cancellate fisse». Un appello che si spera possa essere recepito dall’amministrazione comunale.
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Corriere Adriatico