SENIGALLIA - «Mamma corri babbo mi picchia, ho paura. Mi vuole ammazzare». Le frasi choc gridate al telefono da una ragazzina di 13 anni alla madre. Parole concitate...
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Urlava e piangeva. Diceva che il padre la stava picchiando, che l’avrebbe ammazzata di botte se lei non fosse corsa subito a salvarla. La madre non ha atteso un minuto. È uscita di casa e ha raggiunto, insieme all’avvocato Domenico Liso, l’abitazione dell’ex. Lui non le ha aperto la porta per farla entrare e nemmeno per far uscire la figlia. E’ stato necessario chiamare la polizia per poter riabbracciare la figlia e portarla via. Solo dopo che i poliziotti hanno parlato con lui, sono riusciti a liberare la ragazzina che non voleva più stare con il padre e l’hanno accompagnata dalla madre. «Stiamo valutando di sporgere denuncia per questo ennesimo episodio – spiega l’avvocato Domenico Liso, legale della madre della 13enne -, qualcosa di simile era già accaduto prima che perdesse provvisoriamente la possibilità di vedere i figli».
Questa volta, alla luce di continui episodi che minano la serenità di due minorenni, verrà chiesto anche di impedire al genitore di vederli. «Chiederemo al Tribunale dei minori di revocare il decreto – prosegue l’avvocato - con cui ha autorizzato l’ex marito della mia assistita a vedere i figli anche solo un weekend ogni due. Principalmente per la loro serenità ed incolumità». La 13enne ha inoltre chiesto già più di una volta di non rimanere sola con il padre. Ha infatti paura e anche venerdì non era contenta di andare a casa sua. Essendo passati parecchi mesi sperava almeno che si fosse calmato e invece ha rivissuto un’esperienza che già le era capitata l’ultima volta in cui l’aveva visto. Anche in quella circostanza era stato necessario chiamare la polizia perché si era barricato in casa con i due figli minorenni, impedendo loro di uscire, quasi come li avesse sequestrati, ed impedendo ad altri di entrare. Proprio come accaduto venerdì sera. Una separazione difficile, resa possibile dal coraggio della donna che, dopo i maltrattamenti subiti e denunciati, se n’è andata di casa con i figli che le sono stati affidati. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico