Senigallia, urlano il suo nome durante l'assalto al condominio: baby bullo incastrato dal branco

Senigallia, urlano il suo nome durante l'assalto al condominio: baby bullo incastrato dal branco
SENIGALLIA - Tradito dagli amici uno dei cinque bulli di via Ugo Bassi, chiamato per nome durante il blitz notturno di sabato. Mentre si arrampicavano, a fatica, sul cancello di...

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SENIGALLIA - Tradito dagli amici uno dei cinque bulli di via Ugo Bassi, chiamato per nome durante il blitz notturno di sabato. Mentre si arrampicavano, a fatica, sul cancello di un’abitazione uno è stato chiamato. Il nome è molto particolare e potrà renderlo facilmente individuabile.

 

Il resto lo faranno i filmati della telecamera oltre alle fotografie, ad alta risoluzione, che immortalano i volti dei ragazzi. Alle 2.30 di sabato si sono arrampicati sul cancello di una casa, rompendo un faretto e il citofono. Ubriachi, urlavano ai residenti di uscire per fare a pugni. 

Le provocazioni

Li sfidavano a fare a botte. C’erano anche dei turisti in un appartamento, rimasti sconvolti dall’accaduto. Hanno temuto che il branco potesse entrare in casa e aggredirli. Per fortuna questo scenario non si è verificato e, appena informati che erano stati chiamati i carabinieri, i ragazzi si sono dileguati. All’arrivo dei militari non c’era più nessuno ma quanto accaduto è stato immortalato da una telecamera. «Andrò a sporgere denuncia, portando ai carabinieri i filmati della telecamera e le fotografie che hanno fatto anche altri vicini dove si vedono i volti in maniera molto nitida – spiega il residente della casa presa di mira –, abbiamo anche il nome di uno di loro. Un altro poi gridava, spavaldo, che, essendo il padre un esponente delle forze dell’ordine, a lui non sarebbe mai accaduto nulla. Ho nel frattempo contattato anche il sindaco per informarlo della situazione e chiedere un suo intervento». 


A questo punto i ragazzi farebbero bene a presentarsi spontaneamente e chiedere scusa, per evitare una denuncia che poi li segnerà per sempre. E’ solo questione di tempo. Prima o poi i carabinieri risaliranno a loro. «Si, sono stato contattato – conferma il sindaco Massimo Olivetti – e sono rimasto sconcertato da quanto accaduto, che dimostra quanto ancora ci sia da fare per combattere il disagio giovanile». Il primo cittadino non se la prende direttamente con i genitori, aspramente criticati da tutti sui social, ma più in generale con una società che non funziona come dovrebbe. «I genitori possono fare ancora molto se hanno riconosciuto i propri figli – conclude Olivetti –, perché più che punirli è necessario mettere questi ragazzi di fronte alle proprie responsabilità, perché comprendano di aver sbagliato e non si rendano più protagonisti di simili episodi». I residenti sono preoccupati soprattutto per Ferragosto ma il sindaco assicura che i controlli ci saranno e verranno anche incrementati in vista della notte più lunga dell’estate soprattutto a ridosso del lungomare Alighieri, cuore della movida.

 

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Corriere Adriatico