Senigallia, caro bocce, pensionati furiosi con il Comune: «Ladrocinio»

Senigallia, caro bocce, pensionati furiosi con il Comune: «Ladrocinio»
SENIGALLIA Insorgono i pensionati per i costi eccessivi chiesti dal Comune per giocare a bocce nella spiaggia della Cesanella. Hanno anche scritto una lettera al sindaco,...

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SENIGALLIA Insorgono i pensionati per i costi eccessivi chiesti dal Comune per giocare a bocce nella spiaggia della Cesanella. Hanno anche scritto una lettera al sindaco, lamentando la somma ingente chiesta che il Comune in qualche modo ha provveduto a scontare ma senza eliminarla. Dall’ente si sono accorti infatti che la spiaggia non poteva essere data in concessione ai privati e, per sanare un errore del passato, hanno trovato il modo di farli rimanere, contenendo la spesa ma dovranno comunque pagare.


«Porto le rimostranze di numerosi pensionati della Cesanella e di Senigallia - scrive Gilberto Volpini - che da anni, a proprie spese, hanno creato un campo da bocce che è diventato un centro di aggregazione dove nei pomeriggi d’estate trascorrono delle piacevoli ore. Questo avviene senza alcuno scopo di lucro. E’ solo un modo piacevole di aggregare uomini e donne, tutti pensionati, molti dei quali godono di pensioni al minimo che trovano in questo spazio il modo di solidarizzare e stare insieme». Una realtà molto attiva che per tanti anni ha potuto usufruire gratuitamente dello spazio. «Fino a qualche anno fa tutto avveniva in maniera gratuita – ricorda Volpini - ma dallo scorso anno l’Amministrazione per concedere il permesso, oltre alla cifra per le marche da bollo, ha preteso una tassa di concessione di oltre trecento euro».

I pensionati, mettendo mano al portafoglio, seppure poco entusiasti di dover pagare, si sono divisi la spesa che, essendo in molti, sono riusciti ad ammortizzare meglio. Quest’anno però è arrivato il salasso. «Al momento della richiesta del permesso – aggiunge Gilberto Volpini - la cifra richiesta era superiore ai 2.000 euro, di cui la somma di 875 euro per l’occupazione di un centinaio di metri quadri di spiaggia è un vero e proprio ladrocinio». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico