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ANCONA Sta per (ri)esplodere il problema parcheggi a Portonovo. Con un assaggio già il prossimo fine settimana ma con il ponte del 2 giugno, soprattutto, col ritorno in massa dei bagnanti. Nella baia si va verso un nuovo caos, considerando anche che quest’anno il parcheggio nella zona Pieri aprirà in ritardo, addirittura più tardi di quanto successe lo scorso anno.
L’approvazione per la riapertura dovrà avvenire dalla nuova Giunta comunale e riguarderà in ogni caso circa 250 posti.
La navetta
Quest’anno il servizio è già attivo in tutti i fine settimana ma il problema rimane la limitatezza dei posti auto nell’unico parcheggio in alto, anche perché la spiaggia di Mezzavalle inizia ad essere popolata. Quest’anno non sarà disponibile il secondo parcheggio sotto lo scambiatore, per cui non è stata fatta richiesta visto che era poco frequentato, e comunque solo nei fine settimana. Passano gli anni ma il nodo parcheggi resta come uno dei rebus cruciali per l’accessibilità alla baia. Dove le spiagge stanno iniziando a popolarsi e sabato e domenica prossima saranno di nuovo piene. Spiagge che sono state sistemate dai rispettivi bagnini, in attesa del corposo ripascimento annunciato da tempo ma che non avverrà prima della fine di giugno, per il pericolo di possibili mareggiate. Da segnalare la riapertura del campeggio comunale della Torre, ancora con poca gente ma che a regime prevede la presenza di circa 80-90 piazzole fra tende e roulotte. La Cooperativa Atlante, che lo ha in gestione, ha anche aperto il bar- ristorante annesso, per ora in funzione solo nei fine settimana, e provveduto a sistemare bagni e servizi igienici. Nulla di nuovo, invece, per quanto riguarda l’assegnazione dello stabilimento balneare che dovrebbe nascere nella zona dell’ex rimessaggio barche, per cui l’apposita commissione sta valutando le 4 offerte pervenute. Ma l’impressione, anche in questo caso, che si vada per le lunghe.
La chiesetta
Infine l’altro nodo della riapertura della chiesa di Santa Maria. L’intervento del Sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi, che ci ha confermato di avere contattato Soprintendenza e Fai nazionale, è servito per smuovere le acque. Ma ancora non si è arrivato ad un accordo definitivo che possa sbloccare la situazione. Ed i tanti visitatori, che in questi giorni arrivano con la speranza di poterla ammirare, devono prendere atto della situazione leggendo lo scarno avviso appeso al cancello d’ingresso in cui, in sostanza, viene spiegato che si sta lavorando per la riapertura.
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Corriere Adriatico