OSTRA - Sembra impossibile rintracciare il camion che ha portato la neonata alla Cavallari Group di Casine di Ostra. Dopo cinque giorni di certosine ricerche, condotte dai...
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Si attendono gli esiti del Dna per capire la nazionalità della neonata e i riscontri delle analisi sulle macchie di materiale organico trovato in alcuni pezzi di plastica, sequestrati dai carabinieri, sul rullo del macchinario. Erano lontani qualche metro dalla piccola ma, sono stati prelevati. Il resto dei rifiuti era già distrutto, impossibile prendere altro. «Ci siamo subito messi a disposizione dei carabinieri appena appresa la tragica notizia – spiega Giovanni Bomprezzi, presidente della Fondazione Caritas –, abbiamo controllato tutta la documentazione relativa a chi ha ricevuto assistenza nel nostro centro. Dalla Caritas escludo che possa essere passata. Una vicenda molto strana». Appare assurdo che la piccola sia stata abbandonata viva. Una crudeltà difficile da accettare per tutti. Per un giorno la piccola ha respirato ma nessuno si è preso cura di lei, allattandola e proteggendola. Ciò fa ritenere che sia stata subito abbandonata o dalla madre o da qualcuno che abbia deciso per lei. Ormai è trascorsa una settimana.
Sarebbe venuta al mondo martedì scorso per morire mercoledì. Nessuno l’ha sentita piangere. Nessuno si è accorto di nulla, né in passato, né nell’ultima drammatica settimana. Una vicenda in bilico tra crudeltà e degrado, tra indifferenza ed ignoranza generata da un contesto socio culturale dove si è preferito sbarazzarsi di una neonata indesiderata, buttandola via come si fa con un rifiuto. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico