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OSIMO - Resta un giallo la caduta dalle mura di via Cinque Torri del 30enne straniero residente a Osimo. Sono valide tutte le ipotesi. Quella del tentato suicidio è forse la meno probabile vista la presenza della tettoia ad attutire e ridurre il volo.
La più verosimile è quella della caduta accidentale dal muretto, dove il ragazzo sabato sera si potrebbe essere seduto a bere qualcosa. I soccorritori hanno ritrovato un bicchiere di plastica vuoto e raccontato alla polizia di Stato che il ragazzo pur esanime presentava un forte odore di alcol.
Dall’ospedale di Torrette, dove il 30enne è ancora intubato in rianimazione in condizioni gravi, non sono però ancora arrivati gli esami tossicologici che potrebbero chiarire il quadro della situazione. Le indagini in questa fase iniziale non escludono neanche la caduta accidentale al termine di una litigata o addirittura il tentato omicidio, visto che alcuni rumors di piazza, giunti anche agli inquirenti, raccontano di forti urla provenienti da quella zona del centro storico poco prima della caduta.
Altra questione sulla quale il commissariato si sta muovendo è il degrado causato dalle baby gang in centro storico da ormai qualche mese. Anche la notte tra domenica e lunedì è stata condizionata da rumori molesti in alcuni vicoli, dai quali i residenti segnalano pure vetri rotti come esito della bisboccia di adolescenti su di giri. Non risultano però denunce presentate dagli stessi residenti spazientiti, senza le quali è impossibile per le forze dell’ordine agire. Fondamentale sarebbe segnalare in tempo reale gli episodi con estremi di reato, per consentire agli agenti di identificare i baby vandali. Intanto l’assessore alla sicurezza Federica Gatto ha assicurato ieri che, dopo incontri avuti già con esercenti e residenti, «saranno intensificati i controlli da parte della polizia locale anche con l’etilometro», come successo la scorsa settimana, quando è stato fermato un furgone in pieno centro con un autista ubriaco.
Gatto annuncia che è «allo studio un’ordinanza sindacale per arginare il consumo di alcol, l’abbandono di rifiuti e gli schiamazzi in centro», andando a limitare anche «le emissioni sonore dei locali, che dovranno terminare entro le 24». Infine sulle spycam l’assessore rivela che entro fine anno ne arriveranno altre in centro storico, nella zona dei Tre Pini, al mercato coperto e nei vicoli dove si registrano episodi di degrado e vandalismo. «Un progetto –dice- di espansione del sistema di videosorveglianza con un mutuo da 100.000 euro per potenziare anche server e sala operativa della polizia locale». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico