Osimo, fondi beffa per Samuel donatrice rivuole i soldi

I genitori di Samuel
OSIMO-  Raccolta fondi “Un futuro per Samuel” avviata dal Comune, una donatrice ha chiesto indietro i soldi. Dopo un anno e mezzo dalla terribile tragedia del...

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OSIMO-  Raccolta fondi “Un futuro per Samuel” avviata dal Comune, una donatrice ha chiesto indietro i soldi. Dopo un anno e mezzo dalla terribile tragedia del resort Rigopiano, che tra le 27 vittime vide anche Marina Serraiocco, commerciante di corso Mazzini e il marito Dino Di Michelangelo, agente del commissariato di Osimo, il Comune non ha ancora versato i soldi raccolti. Soldi che dovrebbero servire per sostenere il futuro del piccolo Samuel, sopravvissuto miracolosamente alla valanga che lo ha reso orfano. 


In pochi mesi scattò una vera e propria gara di solidarietà per il figlio di Dino e Marina, con quasi 140mila euro versati su un conto corrente aperto dall’amministrazione Pugnaloni. Cifra che recentemente è confluita in un fondo di riserva del bilancio comunale. Una donatrice, forse stanca di aspettare e insospettita da questa attesa, ha chiesto indietro i suoi denari. Come si evince da una determina dirigenziale del 16 ottobre pubblicata sull’albo pretorio e diffusa ieri dalla consigliera comunale Maria Grazia Mariani (Gruppo misto), si tratta una cittadina fidardense che aveva versato su quel conto aperto dal Comune 360 euro. 


Via mail ha richiesto i soldi e, come da prassi, ha dovuto compilare un modulo fornito dalla ragioneria comunale per ricevere il bonifico da 360 euro. Al di là dei motivi, lo storno riapre il caso sul perché il Comune non ha ancora inviato i soldi ai tutori di Samuel a Chieti. «Anziché impegnarsi a trasferire i fondi raccolti a favore del piccolo sfortunato, il Comune -commenta Mariani- restituisce a chi lo chiede l’erogazione versata, è assurdo. Immagino che chi ha richiesto indietro i soldi l’ha fatto per rabbia». A quanto pare sia lo zio materno sia quello paterno (che è tutore provvisorio) hanno chiesto al tribunale di avere l’affidamento di Samuel che ora ha 8 anni. E in attesa della decisione del giudice il vicesindaco Mauro Pellegrini, che da assessore al contenzioso segue la vicenda, aveva già spiegato che il Comune verserà i soldi al tutore definitivo. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico