Sesso, minacce e richieste di soldi Ricattatrice hard finisce in manette

Sesso, minacce e richieste di soldi Ricattatrice hard finisce in manette
JESI - Una vicenda che aveva fatto parlare ed anche parecchio. Tutto nasce nel 2014 quando un cinquantenne della Vallesina conosce  una ragazza romena di 30 anni e i due...

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JESI - Una vicenda che aveva fatto parlare ed anche parecchio. Tutto nasce nel 2014 quando un cinquantenne della Vallesina conosce  una ragazza romena di 30 anni e i due cominciano a frequentarsi e ad incontrarsi a Pesaro e a Senigallia, in vari alberghi della zona.


Verso la fine del 2014 l’uomo però decide di troncare la storia, lei non ci sta ed allora comincia a ricattare l’uomo chiedendo cospicue somme di denaro, minacciandolo di mettere in rete  fotografie e video che la donna aveva realizzato di nascosto durante i loro rapporti sessuali, probabilmente già con l’obiettivo un giorno di utilizzarle.

L’uomo per due anni ha sottostato alle continue richieste di denaro, versandole 180.000,00 euro circa. Ieri mattina, però, il cinquantenne all’ultima richiesta estorsiva, si è fatto coraggio ed ha contattato un carabiniere suo conoscente della Stazione di Serra de’ Conti cui ha  raccontato quello di cui era rimasto vittima e, dopo aver formalizzato la denuncia, si è dichiarato disposto ad aiutare i militari nel tendere una trappola alla donna.

Così la vittima prepara in una busta i 12.000,00 euro che gli erano stati richiesti e si avvia, guardato a vista dai carabinieri di Serra de’ Conti, in direzione del centro commerciale di via Zara di Jesi,  luogo convenuto per l’appuntamento con la romena.

Verso le 13.30, dopo circa 10 minuti di attesa ecco arrivare la donna in taxi: questa scende e va subito in direzione dell’uomo da cui si fa consegnare la busta contenente il denaro. I militari, che erano appostati in borghese e che avevano ripreso tutta la scena, intervengono immediatamente e bloccano la donna (successivamente identificata in  R.D.S. di anni 34, romena abitante a Tivoli), che aveva ancora la busta sotto il braccio ed in procinto di risalire sul taxi.


La portano in caserma e, dopo averle sequestrato il telefono cellulare, sul quale, peraltro, vi erano tutti i video e fotografie dei loro incontri, la dichiarano in arresto per estorsione continuata e successivamente tradotta presso la casa Circondariale di Pesaro, a disposizione del PM di turno. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico