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JESI - Stava sistemando una finestra a casa della madre, quando improvvisamente ha perso l’equilibrio, precipitando nel vuoto. Un volo di circa 10 metri che gli è stato fatale. La tragedia si è consumata ieri, verso le 13, in via Pio La Torre una traversa di via Paradiso, dove in pochi istanti due famiglie sono sprofondate nel peggiore degli incubi.
A perdere la vita è Stefano Fioretti, 46 anni jesino, di professione operaio metalmeccanico alla “Meccanica Generale srl” e padre di un bambino ancora piccolo.
Ieri Stefano era andato nell’appartamento di via Pio La Torre, al terzo piano, dove abita la madre - che in quel momento non era in casa - per farle un favore e sistemare quella finestra che non chiudeva bene.
I vicini, spaventati da quel tonfo sordo, si sono affacciati alle finestre trovandosi di fronte la macabra scena. Immediate e disperate le chiamate al 118 «presto correte, aiuto, un uomo è precipitato!». Concitazione, paura. Tanta. Sul posto, sono intervenuti a sirene spiegate l’automedica del 118 di Jesi, l’ambulanza della Croce verde di Jesi e l’eliambulanza Icaro01 da Torrette, atterrata al vicino Parco del Cannocchiale. Ma è stato purtroppo tutto dannatamente vano. I sanitari si sono subito accorti che per il poveretto non c’era più nulla da fare, troppo gravi i traumi riportati in quella caduta. Scene strazianti quando è arrivata anche la compagna, che vedendo l’uomo della sua vita e il padre del loro bimbo a terra esanime, ha avuto un malore. Le lacrime, lo choc e il terrore si sono mescolate tanto che la povera donna ha perso i sensi ed è stata trasportata in ambulanza al pronto soccorso dell’ospedale “Carlo Urbani”, dove è stata sedata. In lacrime la sorella che abita nella stessa palazzina e il suocero subito accorso con la figlia. Nessuno riusciva a capacitarsi del dramma.
L’eliambulanza è subito ripartita scarica. Sul posto sono intervenute due pattuglie dei Carabinieri della Compagnia di Jesi che hanno sentito i testimoni e ricostruito i dettagli della tragedia, informando il magistrato di turno il quale non avendo ravvisato responsabilità di terzi, ha concesso subito il nullaosta per la sepoltura. I necrofori delle onoranze funebri Bondoni hanno provveduto al recupero. Già nella giornata di oggi sarà allestita la camera ardente presso la Sala del Commiato di Bondoni (via dell’Industria a Castelplanio), con ogni probabilità mercoledì dovrebbero svolgersi i funerali che potrebbero essere celebrati nella chiesa di San Giuseppe. Ma i familiari lo stabiliranno oggi, appena la compagna si riprenderà dallo choc.
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Corriere Adriatico