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ANCONA - La mannaia dei controlli anti-Covid si abbatte su un altro chalet di Palombina: stop di 5 giorni al Playa Solero e multa da 400 euro al titolare. In un blitz di sabato sera, gli agenti della Pasi, la Squadra amministrativa della questura dorica, nell’ambito di un servizio svolto sul lungomare di Palombina, si sono presentati al Playa Solero dov’era in corso la serata “Salsedine”, con tanto di dj set, che ha richiamato tantissime persone.
I poliziotti hanno accertato che nello stabilimento erano presenti numerosi giovani che affollavano completamente l’area del bar e del ristorante: la maggior parte di loro era in piedi, alcuni ballavano, altri sorseggiavano un drink, quasi tutti senza mascherina e senza rispettare le distanze di sicurezza.
Subito sono scattati i sigilli al locale per 5 giorni, con multa di 400 euro al titolare, Gianfranco Cirulli, presidente della cooperativa dei bagnini Coba, che precisa: «La chiusura riguarda l’attività di bar e ristorazione, ma il Playa Solero rimane aperto con il servizio spiaggia. Ci dispiace per il disagio e le prenotazioni che dovranno saltare. Il bar ristorante riaprirà sabato 31 luglio. Avevamo organizzato il dj set, ma il locale non si era trasformato in una discoteca, tutt’altro: è vero però - riconosce Cirulli - che c’era tanta gente e che pochi usavano la mascherina mentre stavano attorno al bar perché in fin dei conti eravamo all’aperto. Non voglio fare polemiche, ma lavorare così è difficilissimo - si sfoga -. Le persone non ti danno retta, se mi metto a chiedere a tutti di indossare la mascherina, mi ritrovo il locale vuoto. Se si passa in qualsiasi chalet il sabato sera la situazione è questa. Ora valuteremo se sia il caso di continuare con le serate: a queste condizioni, forse non conviene».
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Corriere Adriatico