«Mamma, ti aggiusto io la finestra». Stefano precipita per dieci metri e muore: aveva 46 anni, lascia un bimbo piccolo

Ripara la finestra alla madre, cade e muore

«Mamma, ti aggiusto io la finestra». Stefano precipita per dieci metri e muore: aveva 46 anni, lascia un bimbo piccolo
«Mamma, ti aggiusto io la finestra». Stefano precipita per dieci metri e muore: aveva 46 anni, lascia un bimbo piccolo
di Talita Frezzi
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Martedì 27 Luglio 2021, 03:35 - Ultimo aggiornamento: 9 Marzo, 05:44

JESI  - Stava sistemando una finestra a casa della madre, quando improvvisamente ha perso l’equilibrio, precipitando nel vuoto. Un volo di circa 10 metri che gli è stato fatale. La tragedia si è consumata ieri, verso le 13, in via Pio La Torre una traversa di via Paradiso, dove in pochi istanti due famiglie sono sprofondate nel peggiore degli incubi.

A perdere la vita è Stefano Fioretti, 46 anni jesino, di professione operaio metalmeccanico alla “Meccanica Generale srl” e padre di un bambino ancora piccolo. 


Ieri Stefano era andato nell’appartamento di via Pio La Torre, al terzo piano, dove abita la madre - che in quel momento non era in casa - per farle un favore e sistemare quella finestra che non chiudeva bene. Ma all’improvviso, mentre stava riparando l’infisso, è precipitato di sotto. Non è chiaro se a causa di un malore o se abbia perso l’equilibrio per essersi sporto troppo, questo aspetto sarà chiarito dai Carabinieri della Compagnia di Jesi che stanno ricostruendo la tragedia. L’uomo è precipitato, un volo di una decina di metri nel vuoto che gli è stato drammaticamente fatale. E’ caduto di testa, atterrando sull’asfalto della stradina che costeggia i garage e si riallaccia con via Paradiso.

E’ morto sul colpo.

I vicini, spaventati da quel tonfo sordo, si sono affacciati alle finestre trovandosi di fronte la macabra scena. Immediate e disperate le chiamate al 118 «presto correte, aiuto, un uomo è precipitato!». Concitazione, paura. Tanta. Sul posto, sono intervenuti a sirene spiegate l’automedica del 118 di Jesi, l’ambulanza della Croce verde di Jesi e l’eliambulanza Icaro01 da Torrette, atterrata al vicino Parco del Cannocchiale. Ma è stato purtroppo tutto dannatamente vano. I sanitari si sono subito accorti che per il poveretto non c’era più nulla da fare, troppo gravi i traumi riportati in quella caduta. Scene strazianti quando è arrivata anche la compagna, che vedendo l’uomo della sua vita e il padre del loro bimbo a terra esanime, ha avuto un malore. Le lacrime, lo choc e il terrore si sono mescolate tanto che la povera donna ha perso i sensi ed è stata trasportata in ambulanza al pronto soccorso dell’ospedale “Carlo Urbani”, dove è stata sedata. In lacrime la sorella che abita nella stessa palazzina e il suocero subito accorso con la figlia. Nessuno riusciva a capacitarsi del dramma.


L’eliambulanza è subito ripartita scarica. Sul posto sono intervenute due pattuglie dei Carabinieri della Compagnia di Jesi che hanno sentito i testimoni e ricostruito i dettagli della tragedia, informando il magistrato di turno il quale non avendo ravvisato responsabilità di terzi, ha concesso subito il nullaosta per la sepoltura. I necrofori delle onoranze funebri Bondoni hanno provveduto al recupero. Già nella giornata di oggi sarà allestita la camera ardente presso la Sala del Commiato di Bondoni (via dell’Industria a Castelplanio), con ogni probabilità mercoledì dovrebbero svolgersi i funerali che potrebbero essere celebrati nella chiesa di San Giuseppe. Ma i familiari lo stabiliranno oggi, appena la compagna si riprenderà dallo choc. 

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