Il commercio in lacrime per la scomparsa del pasticcere Gianfelici: era ricoverato da quasi un mese, si è spento a 62 anni

Il commercio in lacrime per la scomparsa del pasticcere Gianfelici: era ricoverato da quasi un mese, si è spento a 62 anni
JESI -  Era ricoverato all’ospedale Urbani di Jesi dal 12 dicembre, quando i sintomi di una infezione respiratoria da Sars-Cov2 si sono manifestati in maniera...

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JESI -  Era ricoverato all’ospedale Urbani di Jesi dal 12 dicembre, quando i sintomi di una infezione respiratoria da Sars-Cov2 si sono manifestati in maniera aggressiva, tanto da costringerlo a sottoporsi a tampone per cercare una risposta a quelle gravi difficoltà respiratorie di cui non aveva mai sofferto. Non aveva fatto il vaccino, fermamente convinto della sua inefficacia. Ieri il noto pasticcere jesino Gianmario Gianfelici, titolare della storica attività di viale della Vittoria, ha perso la sua battaglia per la vita. Si è spento ieri alle 8.40 nel reparto di Rianimazione dove era ricoverato da quando quel tampone aveva dato esito positivo al Covid. Aveva 62 anni e lascia nel dolore i suoi familiari, oltre ai tantissimi clienti affezionati.

 

Negli ultimi giorni di degenza sembra che il batterio Covid-19 non fosse stato più rilevato, tanto che al momento del decesso il tampone fatto 48 ore prima risultava negativo. Tuttavia, il maledetto virus e la polmonite acuta con cui si era manifestato, aveva lasciato nell’organismo debilitato delle pesanti conseguenze che gli sono state fatali. Chi lo conosceva riferisce che non soffrisse di patologie pregresse.

La pasticceria di viale della Vittoria era rimasta chiusa, la notizia che Gianfelici stesse lottando contro il Covid era di dominio pubblico e tanti pregavano affinché il suo quadro clinico migliorasse. Purtroppo ieri la notizia del decesso. La camera ardente è stata allestita presso la casa funeraria Santarelli (via Breccia, accanto all’ex Mercatone Uno di Monsano), già oggi si potrà porgere un saluto e un abbraccio ai familiari prima della sepoltura. I funerali mercoledì alle ore 10 nella chiesa Regina della Pace, poi la tumulazione al cimitero comunale. Gianfelici lascia nel dolore Silvana, i figli Nicola e Paolo, la nuora Lucia, il nipotino Giacomo e i parenti tutti. La famiglia ha voluto salutarlo con una frase riportata nel necrologio: «La nostra quercia è caduta ma le sue radici sono profonde e i suoi frutti ricchi». 

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Corriere Adriatico