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FALCONARA - Era il gennaio scorso quando, durante un normalissimo servizio di perlustrazione di una pattuglia della sezione radiomobile del Norm, a seguito di controllo alla circolazione stradale veniva fermata un’Audi A4 “sospetta” che aveva attirato l’attenzione dei militari.
L'uomo incensurato e la documentazione amministrativa in regola sembravano far presupporre che fosse tutto in ordine, invece ulteriori accertamenti svolti dalla pattuglia del radiomobile hanno permesso di acclarare che la discrepanza tra l’effettivo utilizzatore e il proprietario era più che inconsueta.
Sempre il proprietario sospetto risultava essere titolare di un’autorimessa, molto grande, in Falconara. Conseguentemente i Carabinieri del Norm, supportati attivamente dai Carabinieri della Stazione Forestale di Ancona hanno deciso di effettuare un accertamento ispettivo presso l’autorimessa di Falconara dove è emerso un mondo sommerso: 45 veicoli, 40 motocicli tutti in stato di abbandono e degrado. La professionalità e la specializzazione dei Carabinieri Forestali ha consentito di accertare che si trattasse di un reato molto grave: attività di gestione di rifiuti non autorizzata in concorso.
Al temine delle verifiche ad essere denunciate sono state tre persone, due di origine rumena rispettivamente di 45 e 27 anni ed un anconetano di 51 anni. Il primo titolare dell’autorimessa, mentre gli altri due suoi dipendenti.
L’area è stata sottoposta a sequestro preventivo in modo da consentire le ulteriori verifiche che sono ancora in corso, anche con la collaborazione dell’Arpam.
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