Una discoteca con 40 persone nel circolo privato. Si fingono clienti, blitz dei carabinieri: scatta lo stop

Una discoteca con 40 persone nel circolo privato. Si fingono clienti, blitz dei carabinieri: scatta lo stop
FALCONARA  - Si sono finti clienti e quando sono entrati, attorno alle 23 di sabato, hanno constatato che il circolo privato era in realtà una discoteca al chiuso. Una...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

FALCONARA  - Si sono finti clienti e quando sono entrati, attorno alle 23 di sabato, hanno constatato che il circolo privato era in realtà una discoteca al chiuso. Una quarantina di persone erano stipate in un locale interno: c’è chi ballava con la musica a tutto volume, chi sorseggiava un drink, chi socializzava, la maggior parte senza mascherina e a distanza ravvicinata. I carabinieri in borghese hanno preso nota di tutto e poco dopo l’una hanno ordinato lo stop alla serata al Kulture Club, circolo di Rocca Priora, affiliato all’Arci. 

 


Il blitz dei militari della Tenenza di Falconara, guidati dal comandante Michele Ognissanti, ha comportato la chiusura del locale per 5 giorni. Al gestore, multa di 400 euro per la violazione delle normative anti-Covid. Ma non è finita qui perché ora sono in corso accertamenti sui titoli autorizzativi: il sospetto dei carabinieri è che il circolo, in veste di associazione culturale e, quindi, soggetto a particolari sgravi fiscali, esercitasse a tutti gli effetti attività di pubblico spettacolo e intrattenimento, alla stessa stregua di un esercizio pubblico, in violazione delle norme del Tulps. Secondo gli investigatori, infatti, i clienti venivano invitati a sottoscrivere la tessera di iscrizione al circolo direttamente sul posto, in modo da partecipare alla serata pubblicizzata sui social che ha attirato molte persone anche dall’entroterra e perfino dall’Umbria. 

Pronta è stata la risposta, sempre via Facebook, del gestore del Kulture Club, con un messaggio postato ieri mattina, «doveroso verso le persone che ci dimostrano continuamente il loro affetto. Il direttivo - si legge nel comunicato - ha deciso di non continuare l’evento perché il mood della serata è stato compromesso. Ci scusiamo ma è molto semplice per il nostro settore, oggi, incappare in problematiche banali». L’inconveniente di sabato, scrive il gestore con una punta polemica, «è frutto di una continua caccia alle streghe di una categoria ormai allo stremo e che continua a pagare a caro prezzo il momento storico in cui viviamo. Il nostro club è aperto solo ai soci, c’è un capillare controllo e un database su cui vengono salvati in tempo reale tutti i partecipanti, il che ci garantisce di operare in completa sicurezza, unito al fatto che i nostri eventi si svolgono all’aperto su una superficie privata di 1000 mq».

Ma sabato «il tempo ha giocato un ruolo infausto, perché nel momento in cui i soci si riparavano all’interno perché un acquazzone estivo ci ha colti di sorpresa, c’è stato un controllo delle forze dell’ordine che hanno rilevato alcune anomalie secondo le norme vigenti. È stato sempre rispettato il distanziamento sociale e tutte le persone avevano la mascherina. Il problema nasce perché abbiamo superato il limite di capienza massima fissata per il club di 150 persone contemporaneamente». Il gestore precisa anche che, «avendo una partita Iva, anche il nostro club è soggetto ad una fiscalità ordinaria». E poi rilancia: «Sabato prossimo ci sarà un evento sperimentale con una linea musicale più ampia». 

 

Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico