Schiaffo dopo la scissione in Consiglio Il papà di Giombi: «Colpito da Arteconi»

Dialogo finito, ora volano parole grosse
FABRIANO - Consiglio comunale caldo, quello di martedì, che si è concluso con un diverbio acceso culminato con uno schiaffo tra il consigliere comunale...

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FABRIANO - Consiglio comunale caldo, quello di martedì, che si è concluso con un diverbio acceso culminato con uno schiaffo tra il consigliere comunale dell’Associazione Fabriano Progressista, Vinicio Arteconi e Mauro Giombi, padre del consigliere Andrea, di Fabriano Progressista, che è finito all’ospedale Profili e poi dimesso con una prognosi di sei giorni per ecchimosi al volto e uno stato di choc. Tutto è accaduto a Palazzo del Podestà proprio durante la votazione della scissione del gruppo consiliare Fabriano Progressista.

Quando occorreva votare i componenti supplenti nelle varie commissioni consiliari si è arrivati a una pausa e la situazione, a Palazzo del Podestà, è sfuggita di mano. «Vinicio Arteconi - dichiara Mauro Giombi - si è alzato per andare a parlare in platea con una persona. Mi sono avvicinato e tendendogli la mano, gli ho detto che mi dispiaceva per la separazione dei due consiglieri. Sono stato mandato a quel paese e mi è stato tirato uno schiaffo in viso».

Completamente diversa la versione del consigliere, Vinicio Arteconi. «Mauro Giombi si è fatto avanti con fare minaccioso ed è venuto a sfottere, facendomi ironicamente i complimenti. Tutto ciò – racconta Arteconi - dopo che il figlio Andrea mi ha definito a microfono accesso, durante il Consiglio, “miserabile”. Gli ho fatto una carezza in viso per allontanarlo. Ha iniziato a dire che, invece, gli avevo dato un pugno o uno schiaffo, ma per fortuna ci sono i testimoni che hanno visto tutto. Consulterò subito il mio legale per tutelarmi in ogni sede. Le cose sono andate in maniera diversa: con la mano ho solo cercato di allontanarlo. C’erano gli agenti della polizia locale, che non sono intervenuti, poteva rivolgersi a loro e segnalare l’episodio. Quello che ho fatto, averlo allontanato, non può aver provocato una ecchimosi. Lo dico da addetto ai lavori, visto che ho lavorato una vita in ospedale. Se il medico del Pronto Soccorso ha trovato delle ecchimosi al volto non sono stato io l’autore. Subisco attacchi ormai da mesi, adesso basta».


La seduta è stata sospesa per 10 minuti. I due consiglieri, Vinicio e Andrea, facevano parte dello stesso gruppo che alle elezioni comunali aveva preso il 15% dei voti, poi dissidi interni li hanno separati. Sono sempre in opposizione, ma con due gruppi diversi. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico