FABRIANO - Una grande folla oggi pomeriggio ha salutato il ragazzino di 16 anni volato dal tetto di casa. "In questi giorni...
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"In questi giorni ci siamo fatti molte domande a cui non abbiamo saputo dare una risposta. Non ci hai mai parlato di come ti sentivi veramente, hai preferito tenerti tutto dentro. Forse noi avremmo potuto aiutarti ma tu hai voluto scegliere la soluzione più drastica lasciandoci. E lasciando dentro noi un vuoto incolmabile."
Così, i compagni di S.P., hanno voluto salutare l'amico che se è andato troppo presto. La chiesa di San Venanzio di Albacina oggi pomeriggio non è riuscita a contenere tutti. Anche il sagrato era gremito di giovani. Nelle navate solo alunni, insegnanti e genitori. Tutti uniti, in silenzio, con gli occhi lucidi per ricordare il sedicenne. Don Leopoldo Paloni ha presieduto le esequie insieme ad altri cinque sacerdoti.
Una liturgia animata dagli scout con canti dedicati alla vita che non finisce. Il parroco, durante l'omelia, ha riflettuto su quanto accaduto. "Se n'è andato e nessuno conosce il vero perché del gesto estremo che è scritto nel profondo del suo cuore. Siamo davanti a un mistero più grande di noi. L'uomo - ha detto don Leopoldo - è un mistero, come le nostre relazioni, anche quando pensiamo di conoscerlo o conoscerci. Ma Dio non ci lascia soli e il dolore che proviamo in questo momento non è una condanna o una maledizione. La sua storia - ha concluso - non è finita." Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico