OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
ANCONA Il richiamo del rock di Damiano & co. per lei deve essere stato troppo forte. Talmente irrinunciabile da indurla ad evadere dai domiciliari pur di partecipare al concerto di San Siro. Il costo? Oltre a quello del biglietto per il live, il trasferimento in una cella del carcere di Villa Fastiggi, a Pesaro.
L’aggravamento
È stato il gip del tribunale di Ancona ad aggravare la misura cautelare nei confronti di una 22enne bengalese, indagata per stalking e diffamazione aggravata nei confronti dell’ex datrice di lavoro, titolare di un albergo. In un primo momento, alla 22enne era stato impartito il divieto di avvicinamento e di comunicazione con l’albergatrice e ai suoi familiari.
Il pressing
La misura, però, non avrebbe messo un freno al pressing posto in essere dalla 22enne. Stando a quanto emerso, la donna avrebbe continuato a perseguitare le sue vittime con gravi diffamazioni social e minacce tanto da costringere l’albergatrice a sporgere una nuova denuncia e a consegnare agli investigatori il plico di messaggi inviati dalla stalker irriducibile. A metà dello scorso giugno, il gip ha aggravato la misura cautelare, disponendo per la 22enne il regime degli arresti domiciliari.
Il richiamo del palco
Nel corso della serata del 25 luglio, la pattuglia della polizia ha eseguito un controllo per verificare che la donna fosse a casa. Gli agenti non l’hanno trovata. Era partita per Milano. Per andare a vedere il concerto dei suoi beniamini a San Siro: i Maneskin. L’evasione dai domiciliari è stata segnalata al gip, che ha preso subito provvedimenti. Al ritorno, l’euforia post live della 22enne è sparita ben presto. Perché a casa sua si sono presentati i poliziotti per arrestarla e condurla in una cella del carcere femminile di Pesaro. Il biglietto, più caro di così, non poteva costare.
Leggi l'articolo completo suCorriere Adriatico