«Ciao Mariya, resterai per sempre nei nostri cuori». Suicidio confermato

«Ciao Mariya, resterai per sempre nei nostri cuori». Suicidio confermato
CUPRAMONTANA - Mariya si è suicidata. L’autopsia, effettuata ieri pomeriggio ha fugato ogni dubbio sulla morte della studentessa 19enne di origine ucraina scomparsa...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
CUPRAMONTANA - Mariya si è suicidata. L’autopsia, effettuata ieri pomeriggio ha fugato ogni dubbio sulla morte della studentessa 19enne di origine ucraina scomparsa domenica 8 ottobre e ritrovata cinque giorni dopo impiccata a un ulivo in via Romita. La madre Ljuba è distrutta. Il fidanzato Francesco, intervistato ieri pomeriggio a “La Vita in diretta” ha dubitato che Mariya avrebbe potuto togliersi la vita, avanzando altre ipotesi tra cui quella della morte violenta. 


L’esame anatomopatologico condotto dal medico legale dottoressa Loredana Buscemi ha escluso segni di violenza. Mariya Iskra è morta in seguito alla frattura della vertebra del collo causata dal cappio che lei stessa ha stretto usando il suo foulard. E, sempre secondo le prime indiscrezioni trapelate dopo l’accertamento anatomopatologico all’istituto di medicina legale di Torrette, sembra che l’epoca della morte risalga proprio alla stessa domenica dell’allontanamento. 
Il suo giovane fragile cuore si è fermato poche ore dopo essere scappata da casa. I funerali devono ancora essere fissati. Con ogni probabilità saranno celebrati alla parrocchia di San Lorenzo a Cupramontana tra domani e giovedì.

La famiglia potrebbe decidere di riportare Mariya nel suo paese d’origine, in Ucraina, ma è prematura ogni ipotesi. Adesso è il momento del dolore e della vicinanza alla madre e ai cari di questa povera ragazza. In paese la comunità si stringe in veglie di preghiere a ricordo di Mariya. Un saluto affettuoso compare sulla home page del sito dell’Istituto Cuppari di Jesi dove la studentessa si è diplomata. «Maria (Mery) hai vissuto in mezzo a noi per anni con il sorriso, il tuo affetto, la tua onestà, la tua solarità, la tua generosità, il tuo senso del dovere, il tuo impegno scolastico, i tuoi molteplici interessi. Non troviamo spiegazione né consolazione per quello che è successo. Resterai sempre nei nostri cuori». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico