Il benessere non può attendere, Cgia e Cna al governo: «Riaprite parrucchieri ed estetiste, ora dilaga l'abusivismo»

La campagna di Confartigianato, Cna e Casartigiani
ANCONA - Riaprire parrucchieri ed estetiste, per consentire al settore Benessere di potersi riprendere e per stroncare l'abusivismo che alligna in questo periodo di chiusura....

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ANCONA - Riaprire parrucchieri ed estetiste, per consentire al settore Benessere di potersi riprendere e per stroncare l'abusivismo che alligna in questo periodo di chiusura. E' unanime  e accorato l'appello che viene da Cna e Confartigianato  in vista del nuovo Dpcm. 

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La richiesta è una sola: ripartire subito, «perché non c’è più tempo: le aziende sono stremate da mesi di chiusure o limitazioni di attività e non si comprende il perché a gennaio le imprese in zona rossa potessero lavorare seguendo i protocolli di sicurezza e ora da marzo non più, con il nuovo decreto governativo. E’ un controsenso», hanno detto il Segretario di Confartigianato Ancona – Pesaro e Urbino, Marco Pierpaoli, e il Direttore di Cna  Ancona, Massimiliano Santini che chiedono che «sia subito consentita la riapertura delle attività, perché non esistono rischi per la salute delle persone che si affidano alle imprese regolari, le quali adottano tutti i protocolli di sicurezza per lavorare, e non sussistono dunque motivi validi per le chiusure. Come abbiamo ripetuto molte volte, non sono le imprese il luogo in cui viene veicolato il contagio».  

La chiusura delle attività legali, inoltre, sta incentivando il lavoro a domicilio da parte di soggetti che si improvvisano parrucchieri ed estetisti ma non ne posseggono i requisiti professionali e non rispettano le norme di sicurezza per poter svolgere l’attività né tantomeno i protocolli anti Covid adottati dal Governo, contribuendo in tal modo alla diffusione del virus.

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Corriere Adriatico