«Così ho scoperto sotto il Conero le impronte di dinosauro marino»

«Così ho scoperto sotto il Conero le impronte di dinosauro marino»
SIROLO - Una passeggiata preistorica di un dinosauro marino a quattro zampe, fatta di undici orme con gli arti pinnati è stata scoperta nella zona scoscesa del Monte...

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SIROLO - Una passeggiata preistorica di un dinosauro marino a quattro zampe, fatta di undici orme con gli arti pinnati è stata scoperta nella zona scoscesa del Monte Conero, a sessanta metri di altezza, non lontano dalle punte rocciose delle Due Sorelle, nel territorio del comune di Sirolo. Ieri mattina a Camerino ad esporre ad un pubblico di studenti ed esperti l’importante scoperta scientifica, sono stati l’archeologo Luca Natali che qualche anno fa notò le impronte sulle rocce del Conero, il geologo Giuseppe Crocetti ed il biologo Alessandro Blasetti. 


Ad introdurre l’incontro sono intervenuti il pro rettore vicario Graziano Leoni, Gilberto Pambianchi presidente del polo museale dell’Università di Camerino, il professor Alessandro Montanari del centro Coldigioco di Apiro, Giuseppe Brachetti del parco del Conero. «Un giorno stavo effettuando una ricognizione sul Conero, quando, anche per le condizioni di luce favorevoli, ho notato delle impronte che proiettavano ombra sulla roccia – ha raccontato l’archeologo Natali –, non erano riferibili a un essere umano. Gli studi sinora svolti mostrano che risalgono a circa 110 milioni di anni fa, all’era mesozoica; esse sono state impresse in mare profondo, in un fondale che poteva essere posto a una profondità di duecento metri». 

All’epoca le rocce trovate da Natali erano in fondo al mare, Si trattava di uno strato di fango poi solidificato e trasformatosi in maiolica. Le tracce si sono sollevate ed emerse in superficie a causa dei movimenti delle placche terrestri. La loro scoperta è avvenuta per caso perché le rocce superiori che li ricoprivano, sono franate. Ora si stanno avviando nuovi studi e presto sarà pubblicato lo studio scientifico. De fenomeno si trovano solo due precedenti al mondo, uno in provincia di Pesaro-Urbino, l’altro in Cina. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico