I casi positivi ai Covid rapid test sono solo il 3%: eseguiti sui dipendenti del Comune di Osimo e delle società partecipate

I casi positivi ai Covid rapid test sono solo il 3%: eseguiti sui dipendenti del Comune di Osimo e delle società partecipate
OSIMO  - Sono pochissimi i casi positivi ai Covid rapid test messi a disposizione dall’amministrazione Pugnaloni e in parte donati dalla ditta Tj Point. I dati emersi...

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OSIMO  - Sono pochissimi i casi positivi ai Covid rapid test messi a disposizione dall’amministrazione Pugnaloni e in parte donati dalla ditta Tj Point. I dati emersi dagli esami sierologici svolti su dipendenti comunali e delle società partecipate indicano un tasso di circa il 3%. A esempio in Comune il medico del lavoro Francesco Cenerelli ha svolto 94 test su 100 disponibili e appena quattro sono risultati positivi e dunque hanno poi dovuto svolgere il classico tampone gestito da Asur, tutti poi negativi. 


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Il medico del lavoro di Osimo Servizi, Francesca Serpilli, ha svolto invece 58 test sierologici su 60 messi a disposizione dall’amministrazione comunale e tra questi appena due sono stati positivi e hanno dunque dovuto fare il tampone. In Asso il medico del lavoro Michele Maggini ha invece fatto svolgere i 62 test direttamente alla Bios e appena tre sono emersi positivi. In questo caso gli esami sierologici hanno riguardato solo i dipendenti Asso che sono in servizio e non a casa per via delle attività sospese come asili, mense, turismo e cultura. Dopo Comune, Osimo Servizi e Asso, anche Astea avvierà una campagna su base volontaria per l’adesione ai test sierologici. Lo scopo dello screening è identificare soggetti negativi che non sono mai venuti a contatto con il Covid-19, quindi infettabili, e soggetti positivi potenzialmente venuti a contatto. 

Nello specifico i positivi possono essere persone contagiate con o senza presenza pregressa di sintomi e che potrebbero aver sviluppato immunità al Covid (in caso di presenza nel test dell’indice IgG) oppure persone senza sintomi ma comunque venute a contatto con il patogeno (presenza di IgM o entrambi IgM e IgG). Si tratterebbero in questo caso di potenziali diffusori dunque i positivi dovranno poi svolgere il tampone oro-faringeo. E coloro che risultassero positivi, pure se asintomatici, andrebbero in quarantena per 15 giorni. 


Il test Covid-19 IgM/IgG, effettuato solo su asintomatici, sarà eseguito la prossima settimana nelle sedi aziendali di Osimo e Recanati dal medico del lavoro di Astea. Nel frattempo l’ad Fabio Marchetti ha annunciato che lo smart working ha riguardato l’80% degli impiegati e verrà esteso fino a luglio, ma dalla prossima settimana, dove è possibile il distanziamento, si rientrerà in ufficio a turnazione. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico