CORINALDO - Un biglietto con la scritta “basta” è stato trovato nella macchina di Manuel Giovannelli, vicino al luogo in cui è stato ripescato il...
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«Sono venuta a sapere di questo biglietto – racconta Anna Grossi, la madre di Manuel – che vorrei almeno vedere perché sarei in grado di confermare se si tratta della calligrafia di mio figlio. Ad oggi, passato oltre un mese, ancora non l’ho visto». La madre non ha mai creduto, nemmeno per un momento, che il figlio si sia suicidato. «Stava cercando casa in Italia, voleva lasciare Malta – racconta –, c’erano delle situazioni lì che non gli piacevano e sarebbe rientrato per sempre. Qualcuno l’ha ucciso, ne sono certa». Il biglietto con la scritta “basta” sarebbe stato realizzato, secondo i familiari, solo per depistare le indagini. Non è che l’ultimo tassello di un puzzle dove pochi altri combaciano. Ci sono infatti testimonianze discordanti su una riunione, a cui avrebbe partecipato solo secondo un collega mentre altri non l’hanno mai visto, oppure l’auto con cui si sarebbe recato nel punto in cui è stato ritrovato con altre ignote persone. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico