Castelfidardo, carezze osè a 4 studentesse: prof delle medie accusato di molestie

Castelfidardo, carezze osè a 4 studentesse: prof delle medie accusato di molestie
CASTELFIDARDO - Palpeggiamenti in classe, strusciamenti e approcci spinti nei riguardi di quattro studentesse, tutte minorenni. Con questa accusa pesante come un macigno un...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
CASTELFIDARDO - Palpeggiamenti in classe, strusciamenti e approcci spinti nei riguardi di quattro studentesse, tutte minorenni. Con questa accusa pesante come un macigno un cinquantenne residente a Castelfidardo è indagato per il reato continuato di violenza sessuale con l’aggravante della propria posizione di insegnante. Oggi, in tribunale ad Ancona, in camera di consiglio, è in programma l’incidente probatorio per acquisire come prova la testimonianza delle ragazzine coinvolte, frequentanti la scuola media Paolo Soprani.

  
L’esame servirà a cristallizzare il racconto delle presunte vittime sulle avance subite dall’insegnante. Un passaggio molto delicato e fondamentale per il prosieguo del procedimento, che è imperniato proprio sulle confidenze delle studentesse. Le indagini, condotte dai carabinieri di Castelfidardo e coordinate dalla Procura di Ancona, erano state avviate nei mesi scorsi dopo le prime segnalazioni fatte alla dirigenza scolastica da una docente che aveva raccolto la confessione di due alunne. Una di loro si sarebbe confidata, in lacrime, anche con la mamma. Diversi e non concatenati fra loro, ma egualmente riconducibili ad ambienti ed orari di scuola, gli episodi contestati al cinquantenne sarebbero avvenuti dalla metà dell’anno scolastico 2017-2018 al novembre scorso. Si va dallo sfioramento delle parti intime di tre allieve allo strofinamento dei pantaloni su un gomito di una di queste, al tentato toccamento osé di una quarta durante un massaggio.
Le accuse, occorre precisarlo, sono ancora tutte da confermare. Si vedrà se si troveranno riscontri su quelle attenzioni particolari e sull’atteggiamento amicale non consono al ruolo e all’età dell’indagato, che in un primo momento sarebbe emersa nella chat di gruppo condivisa con i compagni di classe a seguito di un altro episodio, finito nel fascicolo delle indagini anche se estraneo alle accuse di violenza sessuale. Nello specifico, il presunto maltrattamento subìto da una alunna affidata alle sue cure, che almeno in una occasione avrebbe colpito ed umiliato. Solo ipotesi per adesso - aggravate dall’abuso dell’autorità ricoperta e dall’avere agito nei confronti di minorenni nell’espletamento delle sue funzioni all’interno dei locali scolastici - che hanno preso forma nel racconto dettagliato reso dalle quattro studentesse ad insegnanti, familiari e carabinieri. Quando, in fase di avvio delle indagini e alla presenza di uno psicologo, sono state separatamente ascoltate dagli investigatori in audizioni protette.

Ora, sulla base della documentazione raccolta, il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Ancona ha accettato la richiesta di assunzione della testimonianza delle presunte vittime presentata dalla Procura dorica e in considerazione della delicatezza e gravità dei fatti contestati ha disposto l’udienza in aula protetta e con l’assistenza di un esperto in psicologia minorile. Nel frattempo, l’indagato - che ha sempre rigettato ogni accusa, non ha precedenti noti ed è stimato dai colleghi - non sta più prestando servizio nella scuola media Soprani Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico