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ANCONA - Sciopero della fame da due settimane e tour attraverso le carceri d'Italia. Il segretario generale del Sindacato di Polizia Penitenziaria, Aldo Di Giacomo, continua a rivendicare misure urgenti per mettere fine a suicidi di detenuti - 57 dall’inizio dell’anno (di cui 14 durante questa stagione estiva) - e aggressioni quotidiane ad agenti e personale medico. «In tutti questi giorni ho effettuato sit-in davanti 32 carceri ed incontrato sindaci e presidenti di Regione con un proficuo confronto - spiega Di Giacomo - In questo fine settimana continuerò il tour con questo calendario: venerdì Pisa e Genova, sabato Torino e Milano in serata Bologna, domenica Modena e Ancona, lunedì Sulmona».
«Mattarella ci deve ascoltare»
«Ho programmato di concludere la protesta martedì 6 settembre a Roma - rimarca Di Giacomo - davanti il Palazzo del Quirinale dove resterò ad oltranza in attesa di essere ammesso a colloquio con il Presidente Mattarella al quale da tempo ho rivolto un appello perché da garante della legalità faccia sentire la sua autorevole voce.
Papa Francesco ha rivolto un pensiero, i candidati politici no
«Solo Papa Francesco in occasione della sua visita a L’Aquila – a seguito di nostra sollecitazione, conclude Di Giacomo - ha rivolto un pensiero al personale penitenziario e ai detenuti. Da servitori dello Stato chiediamo solo di poter svolgere il nostro ruolo e far rispettare la legalità e a contrastare le mafie e la criminalità che, a nostro parere, deve svolgersi a partire dalle carceri. Ma in queste condizioni non siamo in grado di poterlo fare. Uno Stato che oltre a non garantire la legalità nelle carceri non riesce a garantire la sicurezza dei detenuti e dei suoi dipendenti (il personale penitenziario) testimonia di aver rinunciato ai suoi doveri civici e tutto questo è semplicemente intollerabile. Mi auguro di potervi incontrare durante il mio tour dei prossimi giorni sperando di avere la stessa attenzione che mi avete riservato sino ad oggi»
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