Arcevia, ladri spietati in tre scuole arraffano 300 euro e 13 computer

Arcevia, ladri spietati in tre scuole arraffano 300 euro e 13 computer
ARCEVIA - I soliti ignoti mercoledì notte hanno visitato le scuole del capoluogo montano mettendo sottosopra i locali bissando l’irruzione del 2016. I ladri hanno...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
ARCEVIA - I soliti ignoti mercoledì notte hanno visitato le scuole del capoluogo montano mettendo sottosopra i locali bissando l’irruzione del 2016. I ladri hanno fatto irruzione nei plessi della primaria, della media e dell’Ipsia. Hanno divelto porte, scardinato una cassaforte e rovistato in tutte le stanze. In base alle prime indagini dei carabinieri i malviventi sarebbero entrati da un ingresso secondario al fianco della palestra. Hanno agito in piena notte in quanto nella sede si è svolto il convegno nazionale di storia. Da una prima stima oltre agli ingenti danni sono stati portati via 13 computer e circa 300 euro.

  
In occasione del furto precedente, il dirigente scolastico Dennis Censi aveva scritto sul portone della scuola un commento: «La nostra ricchezza è a disposizione di chiunque di giorno. Chiedeteci apertamente la nostra ricchezza e ve la doneremo volentieri». Parole toccanti in quanto i computer rimediati con tanta passione difficilmente potranno essere reintegrati a danno dei bambini che domanderanno il perché. «Sono indignato e arrabbiato –afferma Andrea Bomprezzi -, come sindaco, come insegnante e come genitore. Rubare a scuola è come rubare a casa propria. Questi vigliacchi non si rendono conto di tutti gli sforzi che si fanno come amministrazione comunale in accordo con la dirigenza scolastica per rendere più sicure e confortevoli le nostre scuole, per rispondere alle giuste richieste degli alunni e delle famiglie. Hanno rubato strumentazioni a servizio dei nostri figli, hanno danneggiato porte e infissi, ma non possono minare la qualità delle nostre scuole e del nostro tessuto sociale».

Continua Bomprezzi: «L’educazione e la cultura rimangono al primo posto delle nostre politiche. Mi auguro che le forze dell’ordine possano scoprire e punire gli autori del furto; dal canto nostro cercheremo di migliorare la sicurezza delle scuole, di implementare i servizi scolastici, grazie ai fondi delle aree interne, e ci impegneremo a portare avanti la realizzazione della nuova scuola dell’infanzia».
  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico