Ruba in un negozio a 15 anni per farsi accettare dal branco. Il vescovo: «Siamo tutti responsabili per i bulli»

Il vescovo Angelo Spina
ANCONA - «Non diamo la colpa alle famiglie, non diamola alla scuola o alle parrocchie. Noi tutti siamo responsabili». Lo sguardo puntato negli occhi dei ragazzini...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

ANCONA - «Non diamo la colpa alle famiglie, non diamola alla scuola o alle parrocchie. Noi tutti siamo responsabili». Lo sguardo puntato negli occhi dei ragazzini pronti a ricevere il sacramento della Cresima, sui loro genitori, sui fedeli. Un appello urbi et orbi a prestare ascolto ai giovani, ad intercettare le loro debolezze, la loro richiesta d’aiuto. Si è rivolto simbolicamente a tutta la comunità cristiana monsignor Angelo Spina, con l’omelia tenuta ieri mattina nella chiesa dei Salesiani dedicata alle Cresime. 

Scatta il blitz anti-corse clandestine, braccati i baby centauri: una multa. Task force anti bulli nel weekend: identificati 48 ragazzi

 
Oggi sarà in collegamento via Zoom con il Consiglio comunale monotematico, incentrato sul problema della violenza giovanile e dei bulli. «Mi hanno chiesto di intervenire sul tema dei ragazzi che si organizzano in bande, in piccole gang che fanno danni: pensiamo sempre che le colpe siano degli altri, ma noi tutti siamo responsabili e siamo chiamati ad aiutare questi giovani». Un messaggio che va dritto al cuore delle famiglie. «I ragazzi sono come fiori di primavera: basta una gelata per bloccare la loro crescita» è il paragone ficcante del vescovo. «Bisogna tutelarli, stare vicino a loro. Ascoltarli, non semplicemente sentirli». Dialogo è la parola chiave. «E invece i genitori non hanno mai tempo, l’occhio è sempre rivolto alla televisione e al cellulare». 
La riflessione di monisgnor Spina nasce dall’esperienza. «Sono rimasto sconvolto dalla testimonianza di una coppia di genitori - ha raccontato nella celebrazione, catturando l’attenzione dei fedeli -. Il loro figlio di 15 anni un giorno è entrato in un negozio per rubare una felpa, ma è stato ripreso dalle telecamere. Le forze dell’ordine l’hanno identificato e denunciato. I genitori l’hanno saputo solo quando sono stati convocati in caserma. Hanno chiesto al figlio: non ti è mancato mai niente, qui a casa hai tutto, perché sei andato a rubare quella felpa? E lui ha risposto che gli amici gli avevano chiesto un gesto dimostrativo, altrimenti non sarebbe stato accettato dal gruppo. Anzi, dal branco». Non una parabola, ma un racconto ispirato dalla cronaca. Contro le tenebre delle baby gang e del bullismo, il vescovo ha acceso una luce: «Abbiamo bisogno di Dio in questo momento difficile, di amore e di attenzione per i nostri ragazzi». 


Nella toccante omelia ha insistito molto sui concetti di pazienza, dialogo, ascolto, non solo nel rapporto verticale tra genitori e figli, ma anche tra fratelli, sorelle e amici. L’ultima preghiera il vescovo l’ha rivolta direttamente ai neo cresimati. «Alla chiamata del Signore avete risposto “Eccomi”. Ricordate che non è un like che si può mettere e cancellare un secondo dopo dai social, ma un impegno per sempre».  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico