Botte e minacce alla compagna incinta, lei lo denuncia: muratore finisce a processo ad Ancona

Botte e minacce alla compagna incinta, lei lo denuncia: muratore finisce a processo ad Ancona
ANCONA - Botte e minacce di morte all’ex compagna: 34enne nigeriano a processo per maltrattamenti in famiglia e lesioni personali. Il dibattimento si è aperto ieri...

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ANCONA - Botte e minacce di morte all’ex compagna: 34enne nigeriano a processo per maltrattamenti in famiglia e lesioni personali. Il dibattimento si è aperto ieri mattina davanti al giudice Francesca Grassi, dopo la richiesta di giudizio immediato avanzata dalla procura. La donna, connazionale dell’imputato e ora domiciliata in una struttura protetta, si è costituita parte civile con l’avvocato Alessandro Calogiuri. Ha denunciato l’ex compagno, con il quale conviveva in un paese della Vallesina, lo scorso novembre, dopo l’ultimo episodio di violenza subito in casa. 


In quell’occasione, la donna era finita al pronto soccorso, raccontando poi ai carabinieri l’inferno vissuto in casa nei mesi precedenti.

 

La prognosi era stata di cinque giorni per le lesioni causate dai pugni che avevano ferito la vittima alle mani. Era stata aggredita senza un motivo particolare, mentre stava parlando al cellulare con un’amica. Lui le aveva tolto le cuffiette dalle orecchie e poi l’aveva percossa. Lei era riuscita a fuggire, chiamando i vicini affinché la potessero aiutare.

Erano stati loro a mandare un’ambulanza per la nigeriana ferita, trasportata all’ospedale di Jesi. 
A peggiorare la situazione domestica, stando a quanto emerso nel corso delle indagini, sarebbe stato il vizio alcolico dell’imputato. Per questo, talvolta avrebbe sfogato la sua ira contro la donna, incinta all’epoca dei fatti. Dopo aver bevuto, l’uomo avrebbe aggredito l’ex convivente con una bottiglia, colpendola alle gambe e alle braccia. Inoltre, la nigeriana ha raccontato agli inquirenti di aver subito in più occasioni schiaffi e pugni e di essere stata strattonata e spinta contro il muro. 


Dopo la denuncia, la donna è stata collocata con il figlioletto di pochi mesi e uno in arrivo in una struttura protetta. L’imputato, difeso dall’avvocato Marusca Rossetti, rigetta ogni contestazione mossa dall’ex compagna. Il giudice ha rinviato l’udienza al 9 marzo. Verranno sentiti tutti i testimoni citati e, probabilmente, verrà anche emessa sentenza. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico