Sparatoria in via Flavia ad Ancona, i cellulari ai raggi X. Disposta anche una perizia medico-legale

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Sparatoria in via Flavia, i cellulari ai raggi X. Disposta anche una perizia medico-legale
ANCONA  - La procura ha disposto due perizie per cercare di fare luce sulle zone d’ombra che rimangono sul Far West che si è scatenato la notte dello scorso 22...

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ANCONA  - La procura ha disposto due perizie per cercare di fare luce sulle zone d’ombra che rimangono sul Far West che si è scatenato la notte dello scorso 22 gennaio in via Flavia, quando il poliziotto Alessandro Giordano ha sparato al 21enne Nicolò Giommi, ferendolo alla coscia. Il primo atto irripetibile fa riferimento all’analisi dei cellulari sequestrati sia all’agente che al ragazzo ferito.

 

Il primo è ai domiciliari con il braccialetto elettronico per l’accusa di tentato omicidio, il secondo è stato dimesso sabato dall’ospedale dopo due interventi chirurgici. L’incarico peritale verrà affidato il 2 febbraio all’analista forense Luca Russo. 


L’obiettivo


Dovrà estrapolare il contenuto dei messaggi intercorsi tra il poliziotto e il ragazzo nelle ore che hanno preceduto la sparatoria. In particolare, la procura contesta all’agente in forza al Commissariato di Civitanova di aver provocato il 21enne e il suo gruppo di amici dopo un primo diverbio in discoteca. «Venite qui se avete il coraggio, vi ammazzo tutti» avrebbe più volte detto il 40enne. Un invito per cui la procura ha contestato l’aggravante della premeditazione. 


L’altra perizia verrà affidata, sempre il 2 febbraio, al medico legale Mauro Pesaresi. È stato chiamato dal pm Marco Pucilli per valutare l’entità delle lesioni riportate da Giommi e se il secondo colpo di pistola (il primo è stato sparato in aria) avrebbe potuto ucciderlo. In sostanza, la procura chiede al professor Pesaresi un supporto scientifico alla tesi del tentato omicidio. Una tesi respinta in maniera totale dall’indagato, difeso dagli avvocati Paolo Campanati e Marco Chiarugi.

Le valutazioni del medico legale aiuteranno anche a fare luce sulla traiettoria del proiettile che ha colpito il 21enne all’altezza dell’inguine. Per tenere sotto controllo la ferita sono stati necessari due interventi chirurgici. Alle operazioni farà seguito un percorso di riabilitazione. 

 

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Corriere Adriatico