Gli alunni trasgressivi fanno i bulli sui social: «E' una sfida alle istituzioni»

Gli alunni trasgressivi fanno i bulli sui social: «E' una sfida alle istituzioni»
ANCONA  - Una bravata diventata virale sui social. L’undicenne che l’altro giorno ha tirato con la fionda in classe, molto probabilmente sarà soggetto a...

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ANCONA  - Una bravata diventata virale sui social. L’undicenne che l’altro giorno ha tirato con la fionda in classe, molto probabilmente sarà soggetto a misure disciplinari che verranno stabilite in sede di istituto scolastico, così come il compagno di classe che ha ripreso la scena col cellulare e poi l’ha postata su TikTok.

 

Ma è proprio questo il punto: la smania di voler condividere e rendere pubblico un comportamento che a quell’età può assumere chissà quale significato di ribellione. Il senso da cogliere, non è tanto la goliardia di farsi beffa dell’insegnante, che comunque con una fionda è un attimo che lo scherzo si trasformi in qualcosa di più grave. 


La voglia di apparire


Ma il bisogno di mettersi in mostra anche agli sconosciuti finendo sui social. Anche col rischio di farsi beccare dai genitori o dalla stessa preside. E infatti così è stato. Il video è finito inevitabilmente nelle mani della dirigente scolastica dell’istituto comprensivo. «I comportamenti trasgressivi ci sono sempre stati - afferma la psicologa Katia Marilungo, presidente dell’ordine degli psicologi di Ancona - ma deve preoccupare la connessione che c’è tra il gesto e le conseguenze che ne derivano nel momento in cui viene condiviso sui social». Per la psicologa, infatti, un significato da non sottovalutare è l’intento di «sbeffeggiare l’autorevolezza dell’istituzione scolastica, volendola sfidare attraverso la condivisione del gesto e rendendola di pubblico dominio».

Partendo dal presupposto che «non c’è una ricetta standard per le problematiche che emergono nell’ambito scolastico - afferma la dirigente dell’istituto comprensivo Grazie Tavernelle, Silvia Del Monte (scuola del tutto estranea alla vicenda, ndr) - in generale si affrontano quotidianamente situazioni di diverso tipo, e sulla base delle quali si adottano strategie per gestire o provare a risolvere determinate situazioni».

Secondo il preside del liceo artistico Mannucci si deve insistere sul «coinvolgimento delle famiglie - afferma il professore Luca Serafini - che dovrebbero avere cura della responsabilizzazione dei propri figli, soprattutto nell’utilizzo dei dispositivi digitali. Serve un’azione congiunta scuola-famiglia». Mentre il preside dell’Istvas punta su un «ruolo della scuola che non sia circoscritto all’orario delle attività didattiche - sottolinea Francesco Savore -, ma si estenda anche alla vita extrascolastica degli studenti, interessandosi di ciò che accade ai ragazzi anche fuori della scuola».

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Corriere Adriatico