Ancona, preso un dipendente infedele derubava il titolare per il poker on line

Ancona, preso un dipendente infedele derubava il titolare per il poker on line
ANCONA - ​La Polizia ha risolto un misterioso caso di ammanchi ripetuti di denaro in un'azienda del terziario con sede nella zona artigianale della Baraccola. ...

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ANCONA - ​La Polizia ha risolto un misterioso caso di ammanchi ripetuti di denaro in un'azienda del terziario con sede nella zona artigianale della Baraccola.

Il titolare dell'azienda aveva denunciato in Questura di aver riscontrato ripetuti ammanchi di denaro, per circa 16.000 euro, prelevati da ignoti durante la sua assenza. I soldi, della cui sparizione si era accorto solo al momento di effettuare i periodici versamenti degli incassi giornalieri, erano custoditi in buste su cui era segnato l’ammontare ed il giorno dell’ incasso. Queste buste, che il titolare versava in banca ogni 3 o 4 giorni, erano incautamente custodite in una stanza, adibita a sua camera da letto e dove periodicamente pernottava essendo residente nel pesarese, nascoste sotto il letto. Agli investigatori della Squadra Mobile della Questura l’ imprenditore aveva aggiunto che in diversi anni di attività non era mai successo niente del genere, e di non nutrire sospetti su nessuno. I poliziotti hanno installato, d’ accordo con il titolare, una microtelecamera nascosta, che inquadrava proprio il nascondiglio delle buste contenenti denaro. Dopo al alcuni giorni hanno scoperto che ad introdursi furtivamente nella stanza era un dipendente, ripreso proprio mentre rovistava sotto il letto quando il titolare non era in azienda. I poliziotti hanno anche verbalizzato i colleghi, i quali hanno dichiarato che lui era solito recarsi al bagno, accampando impellenti necessità fisiologiche, bagno che si trova accanto alla stanza in questione. I poliziotti hanno anche verificato che il ladro, un anconetano 28enne con all’ attivo alcune denunce per truffa, era solito giocare al poker on line, e che aveva anche comprato un’ auto sportiva, costata poco più della cifra complessivamente asportata, pagata significativamente in contanti. Il titolare si è detto esterrefatto della scoperta, poiché si fidava ciecamente del suo dipendente, che è stato costretto a licenziare. La Mobile lo ha denunciato alla Procura della Repubblica di Ancona per furto aggravato e continuato in abitazione. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico