ANCONA - Forse ha preso il bus, per andare incontro al destino che s’era scelto, decidendo di farla finita. È sceso alla fermata lungo la strada che da Passo Varano...
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Fino a tarda sera non era stato ancora identificato. Nessun biglietto, nessuna segnalazione di scomparsa che al momento del ritrovamento potesse indirizzare le indagini dei poliziotti delle Volanti, intervenuti insieme ai vigili del fuoco e alle ambulanze del 118 e della Croce Gialla. I sanitari hanno provato a sollevare il corpo per tentare di rianimarlo, ma quel poveretto era già morto, anche se non da molto. Nei paraggi non è stato trovato alcun mezzo di trasporto che l’uomo poteva aver usato per arrivare fin lì. Per questo gli investigatori pensano che possa esserci arrivato con un bus dei trasporti pubblici, visto che un mezzo era passato di lì poco prima. L’uomo, di corporatura asciutta, indossava una t-shirt marrone e dei bermuda beige e calzava scarpe da tennis. Aveva anche uno zainetto, usato probabilmente per nascondere la corda e le sue intenzioni, visto che altrimenti avrebbe insospettito gli altri passeggeri del bus. I poliziotti delle Volanti, diretti dalla dottoressa Cinzia Nicolini, non hanno dubbi sul suicidio. Sul luogo del ritrovamento non c’erano tracce di pneumatici o altre impronte e il corpo dell’uomo non presentava segni di colluttazione. Per questo il magistrato di turno ha autorizzato il trasferimento del cadavere fino all’obitorio di Torrette. In attesa che qualcuno lo identificasse. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico