ANCONA - Sembrava fossero andati in vacanza per le festività di Natale, invece sono tornati in città per colpire in piena notte. Non in una serata qualsiasi, ma...
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Statisticamente, in due mesi, se ne è verificato almeno uno al giorno con modalità ormai consolidate basate sull’effrazione di porte finestre situate ai piani bassi del palazzo da svaligiare, collocato in zone buie e vicine a vie di fuga. La scia di raid sembrava essersi interrotta definitivamente la sera dell’Immacolata, quando due supercar – una Golf grigia chiara col motore potenziato e una nera – erano state inseguite da carabinieri e polizia dopo i raid commessi ai danni di cinque abitazioni del Piano e del Pinocchio. La cattura era svanita per un soffio. Dopo quell’episodio, sembrava che la gang potesse aver abbandonato la città. E in effetti, per tre settimane c’è stata un sorta di tregua. Si è interrotta la notte di Capodanno. Questa volta, nelle brame dei banditi c’è finita Candia. Prima della frazione anconetana, era toccato a un po’ a tutti i quartieri del capoluogo dorico, in particolar modo al Piano e al rione adriatico, una zona già vessata dai furti della cosiddetta banda dell’Audi, responsabile di una trentina di colpi tra settembre e dicembre. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico