Ancona, fermata dal finto agente donna picchiata in una stradina

Donna inseguita e picchiata
ANCONA - Per qualche centinaio di metri è stata seguita da uno scooter lungo via del Fornetto a Posatora. Pensava potesse trattarsi di un centauro che stava dirigendosi...

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ANCONA - Per qualche centinaio di metri è stata seguita da uno scooter lungo via del Fornetto a Posatora. Pensava potesse trattarsi di un centauro che stava dirigendosi verso una destinazione ben precisa. Mai avrebbe creduto che l’obiettivo fosse proprio lei, un’anconetana di 40 anni che stava tornando a casa, a Collemarino, a bordo della sua auto poco dopo l’alba. Prima è stata pedinata, poi costretta ad accostarsi quando ha visto lo scooterista sfoderare una paletta simile a quella usata dalle forze dell’ordine per intimare l’alt. Una volta ferma, sarebbe stata trascinata via dall’auto e presa a botte in una viuzza buia. Calci e pugni a raffica conditi da insulti e ingiurie, senza un motivo. Violenza gratuita. Impossibile riconoscere l’assalitore che, dopo l’aggressione, è ripartito a bordo del due ruote, un motorino grigio non proprio nuovo. Per tutto il tempo, lo sconosciuto ha tenuto sulla testa un casco integrale. La sua identificazione è difficile, ma la vittima – che si è già affidata a un avvocato per la querela – spera nella giustizia. Perché dormire la notte è diventato troppo difficile, uscire di casa uno spauracchio senza fine. Ogni giorno si ripresenta puntuale l’incubo vissuto la mattina dell’11 agosto. Da Posatora, stava tornando a casa dopo aver lasciato casa del compagno. All’alba si è messa in auto percorrendo via del Fornetto. Per strada non c’era nessuno, fino a che dallo specchietto retrovisore non era sbucata l’immagine di uno scooter. All’inizio nessun sospetto. Poi, le è balenata l’idea che quel motorino seguisse proprio lei. 
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Corriere Adriatico