ANCONA - Quando, ad aprile scorso, era stata demolito il caseggiato degli orrori nei pressi dell’area che un tempo ospitava il campo da calcio di piazza d’Armi, in...
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Nonostante i proclami e la demolizione del rudere, di proprietà di un privato, in zona non è cambiato praticamente nulla. A qualsiasi ora del giorno e della notte, la zona è frequentata da numerosi tossicodipendenti che, anche a causa della fitta vegetazione, riescono a nascondersi per i loro traffici. Sono moltissime le siringhe abbandonate per terra. Anche di recente, in mezzo a questa specie di savana, nei giorni scorsi gli operatori del 118 assieme al personale della Questura sono riusciti a soccorrere e salvare un uomo privo di sensi a causa di un’overdose. A chiamare i soccorsi una terza persona che a poi preferito far perdere le proprie tracce.
Nonostante le richieste dei residenti nessuno per il momento ha pensato a ripulire questo appezzamento di terreno nonostante la presenza del parcheggio che di fatto si trova a pochi metri. In terra oltre alle siringhe si trova di tutto: avanzi di cibo, capi di abbigliamento oltre a numerose bottiglie di vetro e tante lattine vuote, poi schiacciate e utilizzate per assumere eroina. A denunciare quello che accade sono proprio i residenti di piazza d’Armi che da anni invocano una sanificazione della zona compreso il taglio drastico della vegetazione. Uno spettacolo desolante che qualcuno ad un certo punto aveva pensato di essersi messo alle spalle dopo la demolizione del caseggiato. Ma come spesso accade le cose sono andate diversamente con l’area che continua ad essere ricettacolo di sbandati e senza fissa dimora al punto tale che fino alla scorsa settimana per un paio di giorni è stata addirittura piantata una tenda da campeggio. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico