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ANCONA - È arrivato sul filo del rasoio il regalo di fine anno per i locali di corso Mazzini compresi nell’area della Fontana delle Tredici Cannelle. A farglielo scartare, con un pizzico di sorpresa e batticuore, è stata la manovra di bilancio varata dal nuovo Governo, all’interno della quale ha trovato posto la proroga fino al 30 giugno 2023 dei dehor.
In pratica, le semplificazioni e le deroghe per l’occupazione di suolo pubblico da parte di bar e ristoranti non scadranno con la fine del 2022, come invece era previsto. La traduzione nel contesto anconetano: la proroga vuol dire che i dehors di corso Mazzini non dovranno tenere conto del vincolo della Soprintendenza che vieta di mettere tavolini e sedie all’altezza delle Tredici Cannelle. Un vincolo che domani avrebbe costretto i locali a rimuovere tutto per poi riposizione i dehors dal primo aprile al 31 ottobre, periodo di respiro concesso ai commercianti.
Le reazioni
E, dunque, per gli esercenti che possono beneficiare della vista sulla fontana del Calamo è stato un bel sospiro di sollievo. Anche se tutti chiedono una sola cosa: risolvere una volta per tutte le limitazioni del vincolo. Perché stare chiusi a intermittenza non ha senso. «La proroga - dicono Gabriele ed Edoardo Capannelli di Bontà delle Marche - è stata una fortuna. Stando seduti nei dehors, si gode appieno del monumento. Si pensi a una giornata come oggi (ieri, ndr): abbiamo lavorato tantissimo con l’esterno. Se non avessimo avuto i tavolini, chi avrebbe ammirato la fontana?».
Fontana che è stata restaurata e restituita alla città in tutto il suo splendere lo scorso 23 dicembre. Dopo il Covid, le preferenze dei clienti si sono modificate e si preferisce stare all’esterno, anche nei periodi non estivi. «Il clima è cambiato, le abitudini delle persone anche - continuano i due Capannelli -. Certo è che bisognerà prima o poi trovare una soluzione al vincolo della Soprintendenza. Perché possiamo utilizzare i dehors 7 mesi all’anno, cosa cambia negli altri 5? E se proprio dobbiamo togliere tavolini e sedie esterne, perché non limitare il vincolo a gennaio e febbraio? Dobbiamo organizzare un tavolo di confronto per trovare una soluzione una volta per tutte. Anche perché rispettiamo le regole e certamente non deturpiamo la vista della fontana».
Dello stesso parere è Simone Boari di Rosa Food: «È un buon provvedimento che ritengo estremamente giusto, dato il periodo e le difficoltà che incontriamo con la crisi energetica.
Il confronto
«Non ci pensavamo proprio a questo miracolo di Natale - dice Annalisa Baldinelli del Chiosco Da Morena -. Siamo contenti di poter mantenere i dehor e prolungare il periodo di operatività». La necessità però è una sola, guardando al prossimo futuro. E cioè che «bisogna trovare una soluzione al vincolo, è da tempo che sollecitiamo un tavolo di confronto tra Comune, Sovrintendenza e operatori. Serve ragione insieme e cercare di venire a capo di questo limite». Che, senza girarci troppo intorno, penalizza, e non poco, commercianti e clienti che preferiscono stare all’aperto.
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Corriere Adriatico